Sunrise Jazz Festival

Foto: Fabio Ciminiera





Sunrise Jazz Festival

Pescara, Marni Jazz Club – 11-18 ottobre 2007

11 ottobre 2007


Fabrizio Ginoble Hammond Trio


Fabrizio Ginoble: organo Hammond; Luca Mongia: chitarra; Massimiliano D’Urbano: batteria.


Acta Fabula


Paolo Franceschini: piano; Edmondo Di Giovannantonio: contrabbasso; Bruno Marcozzi: batteria.



18 ottobre 2007


Madiba Trio


Marco Bassi: pianoforte; Nicola Di Camillo: contrabbasso, basso elettrico; Davide Marcone: batteria.


Andrea Di Giampietro Trio


Andrea Di Giampietro: pianoforte; Marcello Manuli: basso; Walter Caratelli: batteria.


La stagione 2007/2008 del Marni Jazz Club si è aperta con il Sunrise Jazz Festival, una rassegna dedicata ai musicisti emergenti della scena abruzzese.


Quattro trii concentrati in due serate: un banco di prova utile per testare lo spessore, le prospettive e il percorso di formazioni che devono ancora assurgere alla prova del primo disco, ma che hanno meritato senz’altro la fiducia riposta in loro e che metteranno in difficoltà i più titolati protagonisti della stagione del Marni Jazz Club. Concerti brevi, vista la presenza del doppio set, e musicisti elettrizzati dalla vetrina importante: ne sono venute fuori quattro esibizioni tirate e, soprattutto, molto partecipate dai protagonisti.


Quattro trii con intenzioni musicali diverse: dagli standard al groove dell’organo Hammond, dalla tradizione del suono acustico agli inserimenti del basso elettrico. Uno sguardo abbastanza ampio alle nuove leve del panorama abruzzese: musicisti giovani, ma capaci di esprimere intenzioni ben delineate, di dar vita a progetti con un buon grado di maturità e di collaborare con musicisti anche più esperti e conosciuti, sia in ambito locale che nazionale.


La rassegna si è aperta, giovedì 11 ottobre, con il Fabrizio Ginoble Hammond Trio. Blues e groove: le sonorità, vintage e sferzanti, dell’Hammond accompagnate dalla chitarra e dalla batteria per un impatto sonoro energico ed elettrizzante, speziato in maniera efficace dalle intuizioni dei tre e dalla chiusura con una versione, swingata e dal ritmo sostenuto, di Parlami d’amore Mariù, cantata dal chitarrista Luca Mongia.


La prima serata è proseguita, poi, con Acta Fabula, trio formato da Paolo Franceschini al pianoforte, da Edmondo Di Giovannantonio, al contrabbasso, e Bruno Marcozzi alla batteria. Con una visione pacata e tradizionale del mainstream, giocata su un interplay naturale e intenso tra i musicisti, il trio ha messo in evidenza gli aspetti lirici e melodici dei brani e delle improvvisazioni.


Il secondo appuntamento, giovedì 18 ottobre, ha proposto il Madiba Trio e l’Andrea Di Giampietro Trio. Entrambe le formazioni hanno guardato ai possibili incroci della tradizione del piano trio con le intenzioni personali dei musicisti: agli standard si sono aggiunti i brani originali di Marco Bassi e Andrea Di Giampietro, pianisti delle due formazioni; la line-up canonica è stata modificata, in entrambi i casi, dalle sonorità del basso elettrico.


Il Madiba Trio ha suddiviso il set in uno spazio più melodico, con il contrabbasso, e uno più ritmato, con il basso elettrico: Bassi, Di Natale e Marcone hanno messo, così, in mostra sia il lato lirico – impreziosito dalla versione di I loves you Porgy – che le derive ritmiche. Il discorso musicale di Andrea Di Giampietro parte da Nardis e Israel, assume come nume tutelare Bill Evans: una combinazione efficace di energia e sospensione, il pianoforte alterna pause, stacchi e frasi per interpretare, in modo personale, gli standard e dare vita a composizioni originali interessanti.


Come si diceva all’inizio, il Sunrise Jazz Festival ha aperto la nuova stagione del Marni Jazz Club. L’idea di avviare la programmazione, rivolgendo l’attenzione alle “nuove proposte”, dimostra la chiara intenzione di aprire una prospettiva di lungo termine e di dar vita a uno spazio dove si possano confrontare anche esperienze musicali meno conosciute, ma non per questo meno valide. E i due appuntamenti della rassegna hanno portato nel club quattro formazioni interessanti, in grado di cogliere l’opportunità di esibirsi e capaci, soprattutto, di disimpegnarsi con abilità e sicurezza, nonostante l’emozione.


La rassegna, infine, ha proseguito il rapporto avviato dal Marni Jazz Club con l’organizzazione di Pescara Jazz: dopo aver ospitato le jam session della così come le jam session del festival estivo, il Sunrise Jazz Festival ha goduto dell’egida di Jazz’n’Fall e ha costituito, per la sua collocazione temporale, un ideale prologo alla manifestazione che si terrà a Pescara dal 24 al 26 ottobre.