Carla Bley – The Lost Chords Find Paolo Fresu

Carla Bley - The Lost Chords Find Paolo Fresu

ECM Records – WATT/34 1737750 – 2007




Paolo Fresu: tromba, flicorno

Andy Sheppard: sax tenore, sax soprano

Carla Bley: pianoforte

Steve Swallow: basso elettrico

Billy Drummond: batteria






Un’atmosfera morbida, sorniona, leggera. Le implicazioni del nome della formazione, la perdita e il ritrovamento. La disposizione la bravura dei cinque musicisti, l’attenzione della scrittura e l’abilità di Carla Bley nel condurre il discorso musicale. Carla Bley Lost Chords find Paolo Fresu – alla lettera, gli accordi perduti di Carla Bley trovano Paolo Fresu – è un disco dalla forte connotazione narrativa: il percorso dei brani si snoda attraverso ritmi lineari e costruzioni semplici ed efficaci e diventa, grazie agli elementi elencati sopra, un racconto corale.


Le prime note di The Banana Quintet introducono direttamente l’ascoltatore nell’atmosfera del disco: un gioco di domande e risposte tra Paolo Fresu e il quartetto, una sorta di didascalia del titolo e dell’intero lavoro, una invocazione malinconica e aperta. Da subito le linee melodiche cercano e trovano l’equilibrio tra sentimenti diversi, creano e sfruttano i presupposti per il dialogo tra i musicisti, introducono, con garbo e con immediatezza, le linee guida del disco.


In The Lost Chords Find Paolo Fresu, Carla Bley espone con grazia e leggerezza la propria capacità di tessere un discorso musicale sempre efficace: la scrittura in equilibrio costante tra anime e sentimenti diversi, il disegno della compositrice leggero e avvolgente, discreto e abile nel celarsi, quanto presente e determinato nel dirigere e nel costruire una visione compatta e unitaria.


Un filo conduttore corre, morbido, per tutto il disco, oltre che nella suite The Banana Quintet. La musica richiama Satie, i Beatles, le varie stagioni del jazz: nelle nove tracce del disco, Carla Bley si riferisce, guarda, adopera e rende propri e originali elementi di tutto lo scibile musicale. Il disegno della pianista crea una architettura capace di accogliere e valorizzare le intuizioni della scrittura, l’apporto degli interpreti e lo slancio dei solisti. Lo scorrere dei brani disegna un percorso in equilibrio tra contraddizioni e poesia, tra sentimenti e ironia, tra semplicità e eleganza.


La musica scorre fluida e diventa, poco a poco, una fiaba musicale in equilibrio costante tra le tante anime che la rendono viva: alle parole citate in precedenza, si possono aggiungere la bravura e il lirismo dei cinque musicisti, la capacità di suscitare le emozioni dalla musica in modo naturale, preciso, penetrante… Ne viene fuori un disco che propone spunti nuovi ad ogni ascolto. Il filo conduttore avvince e racconta, lega e affascina: l’atmosfera si avvantaggia della forte partecipazione dei cinque musicisti e il racconto si sviluppa sicuro attraverso improvvisazioni e temi. La scrittura dispone spazi preziosi per il dialogo tra i musicisti e sottolinea gli assolo del piano o del basso con gli interventi incalzanti dei fiati. Ogni passaggio contiene spunti e agganci per una evoluzione sempre possibile, per aperture potenziali e progressive: Carla Bley Lost Chords find Paolo Fresu si costella di momenti di grande coinvolgimento, di frasi da canticchiare, di passaggi raffinati e sempre coerenti con il disegno complessivo del lavoro.


La struttura circolare della suite, i momenti ripresi e la forte coerenza stilistica del disco rendono il lavoro un’opera compiuta e definita, capace di unire con grazia e precisione tutti gli elementi messi in gioco dalla pianista. Una sintesi in grado di divertire e trascinare, di commuovere e far apprezzare le capacità dei solisti e lo spessore della scrittura, i giochi di parole e la visione ampia, globale e sempre aperta della musica composta da Carla Bley.