Rai Trade / Suoni del Sud – RTP0133 – 2007
Roberto Ottaviano: sax soprano
Rossella Antonacci: voce
Pierluigi Balducci: basso
Luciano Bellico: sax alto
Pierpaolo Bisogno: vibrafono, percussioni
Marco Contardi: piano
Bartolo Mercadante: trombone
Antonio Piacentino: tromba
Vincenzo Presta: sax tenore
Giampiero Verdolino: basso
Pierluigi Villani: batteria
È noto che i giovani musicisti faticano ad emergere e ad avere visibilità, perciò fa sempre piacere quando alcuni dei jazzisti più anziani ed affermati si prestano a suonare nei dischi dei colleghi più giovani per incoraggiarne i passi. Roberto Ottaviano è un felice esempio di questa nobile pratica e spesso ha contribuito in prima persona a promuovere giovani talenti: in questo caso egli ha aderito con entusiasmo al progetto di Pierluigi Villani, batterista napoletano che con Experience fa il suo debutto da leader.
Il disco è frutto delle numerose esperienze musicali che Villani ha affrontato fino ad oggi, alcune delle quali sono di assoluto rilievo (gli ensemble di Bruno Tommaso – Workshop, quintetto, l’orchestra JAM con Maria Pia De Vito – il Trio Pinturas di Ottaviano ed il progetto Specula & Gemini di Roberto De Simone) e mostrano l’estrema versatilità del batterista. Experience significa anche desiderio di mettersi alla prova per crescere e maturare artisticamente, avvalendosi anche del contributo di musicisti e compositori esperti che lo aiutino ad espandere i propri orizzonti nel campo della scrittura musicale. Buona parte dei brani è stata scritta, infatti, da Marco Contardi, musicista di vaglia che ha una grande consuetudine con Ottaviano e altri musicisti di area pugliese. Villani firma interamente da solo Parallel Life (un brano notturno che ha per protagonista il raffinato soprano di Ottaviano) mentre All I Have, affidata alla voce di Rossella Antonacci, è una collaborazione con l’amico e pianista Contardi. Villani incrocia le radici della ricca tradizione percussionistica partenopea con quelle di altre culture importanti come quella sudamericana ed africana: Africa, Latin Impressions, Rwanda, Barbados (molto più latin dell’originale parkeriano nell’arrangiamento per fiati di Pierluigi Balducci, mi ricorda molto le bellissime prove corali della Either Orchestra) indicano intenzioni e punti di riferimento molto precisi n questo senso.
Il ritmo è l’elemento naturale all’interno del quale il quartetto base di Villani si esalta: le trame polimetriche di Narcisus e Final Synthesis evidenziano il buon interplay tra il batterista napoletano e i fidi Verdolino e Contardi, tra i quali si inserisce la robusta voce tenorile di Presta. L’interazione si sviluppa ancor meglio nei gradevoli arrangiamenti per big band di Rwanda e Barbados che coinvolgono un ottetto lanciato a tutta velocità. Il segnale lanciato da Villani con Experience è inequivocabile: questo è solo l’inizio. Mi sa che ne vedremo delle belle…