Abeat – AB JZ045 – 2007
Michele Di Toro: pianoforte
Yuri Goloubev: contrabbasso
Marco Zanoli: batteria
Piergiorgio Miotto: tromba
Arrivato alla sua terza incisione, Michele Di Toro, abruzzese, è tra i più interessanti giovani pianisti italiani, dal tocco chiaro e pulito, capace di uscire fuori dal sistema classico per muoversi con disinvoltura nel panorama jazzistico più europeo. Diplomatosi col massimo dei voti al conservatorio, trova vari apprezzamenti anche dai maestri del settore, come Maurizio Pollini e il veterano Enrico Pieranunzi che dice “Questo CD è una delle migliori novità che io abbia ascoltato negli ultimi anni”.
L’album si presenta senza rivisitazioni del repertorio classico, già fatto nelle precedenti pubblicazioni; la maggior parte dei brani sono ballad che ben si prestano alla tipologia di trio. Tranne The night gone by di Enrico Pieranunzi, tutte le composizioni sono originali: quattro del pianista, quattro di Yuri Goloubev e una di Marco Zanoli. Proprio quest’ultima, la title-track, con una nota malinconica, riesce a emergere con grande intensità sull’intero lavoro. Il contrabbassista, invece, a parte i suoi ottimi interventi, si rivela come il miglior compositore.
Il gruppo nel complesso può vantare un notevole affiatamento. I suoni ben equilibrati e gli interventi pacati e democratici fanno sperare in un proseguo del gruppo, magari anche con l’aggiunta del trombettista Piergiorno Miotto che nell’ultimo brano Innser sides, contribuisce alla buona esecuzione del brano. Non si può ancora gridare al miracolo italiano, ma possiamo ancora sperare.