Gwilym Simcock: pianoforte
Yuri Goloubev: contrabbasso
Asaf Sirkis: batteria
Israele, Russia, Inghilterra: queste le tre nazioni attorno alle quali ruota il non convenzionale SGS Group, Inc, che ha recentemente dato alle stampe Presents…, presentato con successo qualche mese fa all’università del Melo di Gallarate. Se è vero che Goloubev è ormai uno dei contrabbassisti più noti in circolazione, soprattutto in Italia (innumerevoli le sue collaborazioni), sia Simcock che Sirkis sono ancora poco noti: va detto, si parla di giovani musicisti emergenti, ma che hanno già qualcosa in più del talento. Quella che dà vita alla musica di Presents… è una concezione strutturale ampia, che non ha voluto limitarsi a confezionare un bell’album di standards (come si dice nelle note di copertina), ma ha preferito fare qualcosa in più. Quasi per confermare la non convenzionalità del lavoro, l’intero disco è costituito da brani di compositori e musicisti contemporanei, che raramente i loro colleghi ripropongono: si va da John Taylor a Enrico Pieranunzi. La costruzione sospesa dei brani (proprio nella lezione dei grandi del trio contemporaneo, e proprio John Taylor è sicuramente un punto di riferimento per Simcock), con melodie spezzettate ma concezioni di ampio respiro, accompagnato da una sonorità davvero elegante per tutti i tre componenti del gruppo fa letteralmente esplodere l’atmosfera del disco. Brani come Ida & Dactyl sfruttano con grande sapienza la pulizia del contrabbasso di Goloubev, per la quale il russo è diventato giustamente famoso, intercalandola con momenti più crudi, ma che non perdono mai lo smalto. Attraverso brani variegati, dalle intricate armonie su impianto ballad di Christina, di Buster Williams, agli up-tempo come Too Close to Call, un omaggio a Michael Brecker uscito dalla penna dello stesso Simcock, ogni membro del gruppo ha modo di esprimersi appieno, riuscendo con grande intelligenza a dare comunque l’idea di grande compattezza formale, concettuale ed emotiva.
La musica riesce a immergere l’ascoltatore completamente nelle sue sonorità, conducendolo per mano in un viaggio attraverso infinite sottigliezze musicali. Presents… è un disco notevole, e speriamo che questo SGS group abbia lunga vita, per la gioia di tutti i jazzofili.