Alessio Menconi: chitarra
Riccardo Fioravanti: contrabbasso
Stefano Bagnoli: batteria
In questo disco suona, al massimo della forma, una delle migliori sezioni ritmiche italiane e non solo, e già questo basterebbe ad assicurargli una recensione positiva. Ma non è tutto.
Oltre alle straordinarie spazzole di Stefano Bagnoli, non a caso soprannominato “The Brushman”, che sono in grado di sostenere qualunque solista in qualunque frangente con grande classe e senso del ritmo, il contrabbasso di Fioravanti si ritaglia uno spazio tutt’altro che secondario, accompagnando in modo vigoroso la chitarra di Menconi e dialogando alla pari con gli altri strumentisti. Non mancano anche i momenti solistici (ad esempio in Azbi, da lui stesso firmata), che gli consentono di esprimere tutto il suo lirismo e la sua tecnica impeccabile.
Tutto il disco è permeato di un interplay più unico che raro, che permette al trio di rendere in maniera superba sia composizioni originali – come la delicata Venti Alisei – che brani di matrice pop, come The fool on the hill di Lennon e McCartney, trasformata in una ballad graziosa ma emozionante (anche grazie alla punteggiatura sui piatti di Bagnoli) o O scioco di Lauzi.
Alessio Menconi, dal canto suo, conferma le impressioni positive che aveva già raccolto con i dischi registrati col Trio Bobo (in compagnia di Faso e Mayer), o con precedenti album da solisti (come il recente Standard trio, pubblicato sempre da Abeat): la sua chitarra è pulita, dotata di mille sfaccettature espressive, ricordando da vicino le sonorità di grandi esponenti dello strumento come Joe Pass o Jim Hall, ma condendo il tutto con sottili sfumature di radice pop e rock, che danno a ogni brano riferimenti stilistici particolari, e un mood del tutto personale.
From East to West è l’incontro di tre musicisti di caratura internazionale, da cui non poteva che nascere una musica profonda ma calibrata, con un senso quasi drammatico della melodia e della progressione armonica.