Michele Francesconi: pianoforte
Paolo Ghetti: contrabbasso
Carlo Alberto Canevali: batteria
Un disco fresco da un giovane trio tutto italiano: il pianista Michele Francesconi dà alle stampe un album coinvolgente e interessante per la serie Wider Look, la sezione più giovane e interessata ai nuovi talenti della Wide Sound.
Recital trio è costruito come un piccolo viaggio nella scena jazz italiana: tutte le composizioni sono infatti di musicisti più o meno noti dello stivale, da Mauro Negri a Marco Ponchiroli, da Adriana Vasques a Fabio Petretto. La selezione dei brani risponde a esigenze differenti: si passa dalle intricate poliritmie di Nu-Mi della Vasquez alla rarefatte atmosfere del duo pianoforte e batteria di Hidden Door, firmata da Dimitri Sillato. I tre strumentisti – Francesconi in testa – si dimostrano abili e a loro agio anche coi brani di più difficile interpretazione, evidenziando anche un feeling invidiabile.
Il pianoforte del leader ha un suono vigoroso e determinato, sicuro nei momenti più virtuosistici, ma anche raffinato nei passaggi che richiedono maggiore dolcezza. Già il brano di apertura dell’album è un manifesto di questo: in Transalpando, firmato da Stefano de Bonis, si coniugano abilmente entrambi gli aspetti del pianismo di Francesconi. I brani più riusciti sono però quelli in cui tutti i tre i musicisti collaborano alla pari, come in JND, ancora a firma Vasquez, che – con la sua forma atipica – mette tutti i musicisti nella condizione ideale per dare il meglio. Seppure di sapore contrario, Elena di Marco Ponchiroli è uno dei momenti più alti del disco: il bel tema è espresso al massimo dagli intrecci dei tre strumenti, e il sapore un po’ malinconico dell’armonia è esaltato dalla formazione cameristica del trio.