TRJ Records – DDD-TRJ-2008-0002 – 2008
Anthony Principe: pianoforte
Mauro Sereno: contrabbasso
Sergio Mazzei: batteria
Il vecchio swing, e il nuovo. Con New and Old Swing il trio del giovane pianista Antonio Principe realizza un disco apparentemente lineare e semplice, nel quale è automatico riconoscere ad un primo ascolto alcuni tra i più famosi standard: tutto questo solo ad un prima impressione, perché in realtà le sensazioni migliori si dipanano proprio ascoltando più volte i brani nell’originale esecuzione dei musicisti.
Principe si diverte a internazionalizzare il proprio nome in Anthony e a smontare il giocattolo. In questo senso ci sorprende la volontà del gruppo di andare oltre i luoghi sonori di pezzi come Cheek to cheek, The man I love o How Insensitive dando al primo una velocità e un brio inusuali e liberando il secondo da un lirismo quasi inevitabile, lavorando al contrario intorno a una bellissima vena swing molto pertinente e perfetta per gli assolo, così trascinanti che alla fine di ognuno di loro si rischia, perdendosi tra le note, di aver voglia di applaudire come a un concerto…
Per quanto riguarda How Insensitive – Insensatez, capolavoro di Jobim – la sfida era provare a slegare la partitura dalla naturale analogia con la bossa nova e con quella sonorità un po frusciante, indubbiamente magica ma resa in questo caso più grintosa dal rilievo dato ai registri bassi, con l’ottimo apporto del contrabbassista Mauro Sereno, da un divertente riff iniziale che ha il sapore di una citazione e dal buon livello di improvvisazione lasciato al ruolo del pianoforte.
Anche il batterista Sergio Mazzei dimostra un certo carattere, soprattutto nel connotare il ritmo di alcuni brani come Dolphin Dance da Hancock o Theme for Jessica di Enrico Rava in un’interpretazione particolarmente fluida. Interessanti anche gli arrangiamenti, in qualche caso molto piacevoli o aperti come in I’ll Remember April.
Dunque un incipit di notevole livello per Antonio Principe, che sta preparando proprio in questo periodo l’uscita della sua prima produzione contenente brani originali, della quale naturalmente ci occuperemo su Jazz Convention.