Caligola – 2089 – 2007
Beppe Aliprandi: sassofono contralto e tenore, flauto
Luca Segala: sassofono soprano, baritono e tenore
Tito Mangialajo Rantzer: contrabbasso
Massimo Pintori: batteria
Ironic si destreggia abilmente tra due diverse formazioni (da cui il nome del gruppo): il trio e il quartetto. Ma in realtà dovremmo dire tre formazioni, poiché anche il trio viene interpretato in due modi diversi. Così, abbiamo da una parte brani concepiti per un “normale” quartetto pianoless che si inserisce in una tradizione ormai consolidata; in trio, invece, la formazione muta al variare dei brani. Comunque, l’aspetto più intrigante del disco è sicuramente costituito dagli intrecci dei due sassofoni i quali, proprio come fossero due voci, dialogano abilmente sovrapponendosi e scontrandosi, sempre con grande eleganza. Manifesto di questo potrebbe essere il brano La suave melodia, di Andrea Falconieri, un compositore e liutista del ‘600 napoletano: qui la scrittura già polifonica del brano originale guida i due strumentisti su territori inesplorati, con l’elegantissimo supporto di Rantzer e Pintori ad amalgamare le sezioni tematiche con quelle improvvisate, portando a risultati suggestivi e convincenti.
L’unico altro brano non autografo (gli altri sono quasi equamente distribuiti tra i due sassofonisti) è Strawberry Mango, firmato dall’Art Ensemble of Chicago, riferimento che contribuisce a orientare la concezione musicale del gruppo anche nel confronto aperto con la musica d’avanguardia.
L’operazione è intrigante e tutti i musicisti si comportano egregiamente (non mancano assoli azzeccati da parte di tutti i membri del gruppo), anche se alcuni momenti appaiono un po’ privi di mordente, cercando di realizzare atmosfere e percorsi musicali affascinanti ma rischiando di non trovare sempre lo spazio necessario per l’espressione personale.