Foto: Copertina CD
Tuscia in Jazz Live
Le pubblicazioni discografiche dei concerti del festival
Tuscia in Jazz è un festival con delle caratteristiche molto particolari: si sviluppa per un mese, circa, nelle diverse cittadine della Tuscia; oltre ai concerti, propone una intensa attività didattica e il Premio Jimmy Woode. Docenti dei corsi e protagonisti dei concerti sono nomi importanti della storia del jazz mondiale come, per citare quelli presenti nel 2008, Kenny Barron, Rick Margitza, Ray Mantilla, Shawnn Monteiro, Tony Monaco, Francisco Mela, Giorgio Rosciglione, Gegé Munari e Karl Potter. Per rincarare la dose si può ricordare che negli anni passati sono stati presenti, tra gli altri, Bobby Durham, Jimmy Cobb, Mulgrew Miller e Buster Williams. Musicisti che restano a disposizione del festival e partecipano alle jam session e vengono chiamati sul palco, come ospiti, durante i concerti.
Un’atmosfera di festa e di musica, di incontro e di condivisione che Italo Leali, vulcanico deus ex macina del festival, ha voluto esportare oltre i confini temporali e territoriali della rassegna: Tuscia in Jazz Live pubblica le registrazioni effettuate durante i concerti del festival.
Le prime tre uscite rappresentano bene il percorso della manifestazione, sia attraverso i personaggi presenti che nello spirito brioso e partecipativo. Rick Margitza e il trio formato da Remi Vignolo, Domenico Sanna e Michel Rosciglione sono gli attori del primo lavoro della collana. A loro si uniscono per i due brani finali anche Flavio Boltro e Francisco Mela. La serata del due agosto 2008 è immortalata nella seconda uscita: sul palco di Soriano nel Cimino si sono affiancati e avvicendati Tony Monaco, Ray Mantilla, Flavio Boltro, Karl Potter, Francisco Mela, Francesco De Siato e Elio Coppola, per la prima di due serate all-stars che si sono tenute nella scorsa estate. A chiudere questo primo set della neonata etichetta il concerto tenuto da Shawnn Monteiro al Castello di Nepi, il sette agosto del 2008, con Francesco Marziani, Enrico Mianulli ed Elio Coppola.
La filosofia del festival è ben rappresentata, come si diceva, dalla presenza di musicisti da sempre coinvolti nella manifestazione: molti dei musicisti citati, infatti, tornano, anno dopo anno, a dare continuità alle attività didattiche e al proprio rapporto professionale e umano con lo staff di Tuscia in Jazz; Shawnn Monteiro è la madrina artistica del festival come testimonia anche il titolo del premio dedicato a Jimmy Woode, riservato a giovani talenti, chiamati ad esibirsi in un “torneo musicale” nelle serate del festival; a loro volta, nei CD pubblicati sono presenti molti dei musicisti che hanno preso parte, negli anni passati, ai corsi estivi o al concorso.
In sette edizioni il festival ha creato un suo modo di vivere il jazz, basato sulla qualità dei musicisti invitati e sulle capacità di aggregazione di una situazione aperta e festosa, dove musicisti, allievi dei corsi e spettatori diventano ben presto una unica comunità. Italo Leali – insieme agli enti, alle associazioni e alle persone che lo sostengono – ha dato durata annuale alla manifestazione, promuovendo concerti e seminari nei locali e nei ristoranti del comprensorio. Sul sito di Tuscia in Jazz, infine, è già presente il programma dei corsi, con i relativi docenti, e iniziano a prendere forma le attività estive come la nuova edizione del Premio Jimmy Woode e la Notte in Jazz 2009, notte bianca dedicata al jazz, con decine di concerti, jam session e mostre.