Ramberto Ciammarughi & Tetraktis Percussioni – Liaisons Dangereuses vol. 1

Ramberto Ciammarughi & Tetraktis Percussioni - Liaisons Dangereuses vol. 1

Giotto Music – LM116 – 2008




Ramberto Ciammarughi: pianoforte

Fabrizio D’Antonio: percussioni

Gianni Maestrucci: percussioni

Leonardo Ramadori: percussioni

Gianluca Saveri: percussioni




Il pianoforte di Ramberto Ciammarughi si confronta con il Tetraktis Percussioni – ensemble formato da quattro percussionisti, appunto – per un lavoro dalle connotazioni particolari: il contraltare alle dinamiche orchestrali del pianoforte è costituito da un complesso di marimbe, vibrafoni, tamburi e percussioni etniche.


Il primo volume delle Liaisons Dangereuses di Ciammarughi si snoda in una affascinante sperimentazione musicale, dagli accenti contemporanei: i suoni, materici e ancestrali, delle percussioni danno alle atmosfere rarefatte del disco colori caldi e i suoni, spesso rotondi e sospesi, aggiungono un senso lirico ed evocativo alle note maggiormente definite del pianoforte.


Certamente Liaisons Dangereuses vol. 1 pone seri quesiti gli amanti delle classificazioni a tutti i costi. Prendendo spunto dalle parole con cui Ciammarughi presenta il disco, si tratta di un territorio creativo dove le possibilità espressive dell’incontro tra musicisti portano a cercare strade nuove e a sondare le tensioni necessarie nella irripetibilità dell’atto musicale. La scrittura è spesso di matrice classica e lo spazio per le improvvisazioni e per gli slanci solistici, pur presenti, viene veicolato in maniera differente dal solito, secondo una dimensione corale: i cinque musicisti legano linee e idee melodiche attraverso un dialogo, sempre vivo e paritetico, aperto, per sua stessa natura, alle intuizioni del momento e allo sviluppo imprevisto e istantaneo, degli spunti presenti nella composizione.


La costituzione dell’ensemble e la disposizione della scrittura non permettono di parlare di dinamiche in senso usuale. Il lavoro propone, per così dire, una dinamica di atmosfere: il senso lirico e il gioco corale dei cinque musicisti realizza una sorta di costante presente, in sospensione eterea e poetica. Non mancano momenti più canonicamente definiti come Tanguy: lo sviluppo del brano, gestito in maniera più morbida e aperta, riprende il filo logico ed espressivo che la formazione segue in tutto il corso del disco.


Liaisons Dangereuses vol. 1 è un lavoro dalle sfaccettature molto particolari. Ramberto Ciammarughi, con il titolo e con le note di copertina, promette di dar vita a una serie di lavori che nascono da incontri con altri musicisti e altre suggestioni sonore: accettare la sfida di mettere in discussione “gli elementi del discorso musicale e il concetto stesso di fare musica”.