Foto: da internet
Blues al femminile
Torino, Piccolo Regio – 8.11.2008
Da diciotto anni, uno dei punti fermi per la musica a Torino. La rassegna “Blues al Femminile”, confezionata dal Centro Jazz Torino con il fondamentale apporto dello studioso Luciano Federighi, esplora attraverso le diverse personalità e tonalità delle voci femminili del Blues un mondo che appassiona sempre più pubblico: ogni edizione vede infatti un notevole incremento di presenze e proprio grazie a questo fattore si sono moltiplicati i luoghi ove si svolgono i vari eventi.
In questo senso sono stati coinvolti nel progetto, per quest’ultima edizione, i teatri di Alessandria, Domodossola, Asti. Savigliano, Vercelli e poi Omegna, Gaglianico, Casale Monferrato, Piossasco, Oleggio , Crescentino, Mezzomerico e Villadossola – oltre alla sede naturale della rassegna, ossia il Piccolo Regio di Torino – coinvolgendo in questo modo ogni provincia della regione, con concerti reiterati nelle varie location e con esiti spesso imprevedibili per i fortunati che hanno potuto assistere alla stessa performance in due date differenti.
In sinergia con le varie proposte musicali anche un interessante excursus sul blues a Hollywood e nelle commedie musicali di Broadway, visto attraverso il cinema, e alcuni incontri con gli studenti delle scuole superiori.
Anche quest’anno le scelte musicali hanno brillato per qualità e originalità. Sul palco il gruppo di Edye Evans Hyde Sestet, l’Alexis P. Suter Band, un ottimo gospel a dicembre sulla scia natalizia eseguito dal The Selvy’s Gospel Singers e il The Dynamic Miss Faye Carol and her Quartet. Senza dubbio “dinamico” (Faye Carol si muove talmente sul palco da impigliarsi nel filo del microfono più volte), ma certamente energetico per l’atmosfera particolarmente calda creata dai musicisti della band e per l’incontenibile, abbacinante allegria della cantante.
Voce possente ma pulitissima e molto sensuale, Faye ama moltissimo Billie Holiday, più volte evocata durante la performance attraverso brani come Got Bless The Child ad esempio, e in effetti a ottobre è uscito il suo ultimo lavoro “Faye sings Lady Day”. Ma anche nell’esecuzione di altri famosi standard come I Get a Kick Out of You la sua tecnica è molto personale, tra divertissement e cura del passaggio. Stupenda esibizione della pianista Kito Gamble (che è anche la figlia di Faye Carol) e buona prova di Howard Wiley al sassofono tenore con uso di bop. Completano la formazione Marcus Shelby al basso e Darrel Green alla batteria: un po’ legnoso all’inizio, perfetto nel finale.
Un concerto molto apprezzato, naturalmente aiutato dalle doti comunicative della cantante, che lancia al pubblico continui messaggi di pace ma poi si toglie le scarpe dal tacco altissimo e, visibilmente rinfrancata, si allontana dal palco a piedi nudi.