IncontrArti – Foggia 27-28.2.2009

Foto: Fabio Ciminiera





IncontrArti
Foggia. 27/28.2.2009

Un appuntamento lungo due giorni e aperto a diverse forme d’arte, dalla musica al cinema, dalla fotografia alla letteratura: IncontrArti ha visto associazioni e operatori culturali foggiani cooperare insieme per dare vita a una iniziativa del tutto particolare, nata intorno ala presentazione del libro Miles & Juliette di Walter Mauro. All’interno della rassegna la parte musicale è stata affidata al concerto del sestetto guidato da Piero Delle Monache e Francesco Diodati: con il sassofonista e il chitarrista, si sono esibiti Andy Gravish alla tromba, Giovanni Ceccarelli al piano, Alessandro Paternesi alla batteria e Matteo Bortone al contrabbasso.


L’incontro con i musicisti, nonostante il ritardo iniziale, è stato assolutamente simpatico. Dopo cena, come di consueto le interviste, dove ho trovato tutti disponibili e scherzosi. Ho cominciato con Francesco che mi ha parlato della sua storia musicale, con una timidezza che solo i grandi musicisti sanno raccontare, non mitizzando la sua vita e non intervenendo nell’esposizione delle domande. Subito dopo quattro risate con Andy in albergo, con quel suo misto italo-americano (di moglie italiana), che mi ha parlato della sua lunga carriera con la spontaneità di uno alle prime armi e con il sorriso sulle labbra. Poi Piero, che mi ha parlato anche degli A24, gruppo formato da lui e Francesco, insieme a Riccardo Gola e Ermanno Baron.


È iniziato tutto alle 22.43 come ama Nino, con un monologo tratto dal libro di Walter Mauro, per poi passare alle sonorità jazz del sestetto alle 23,14… minuto più minuto meno. Grandi successi di Davis reinterpretati con maestria dal sestetto con assoli di Gravish e Delle Monache, ma anche brani originali dello stesso Delle Monache e di Diodati. Grande jazz come al solito tra le mura del Moody e grandi uomini soprattutto a suonare.


Qualche giorno dopo, ne abbiamo parlato con Nino Antonacci, deus ex machina del Moody Jazz Café e promotore dell’iniziativa. “IncontrArti nasce da un’idea che avevo da tantissimo tempo, quella cioè di unire tutte le arti, di vedere la cultura a 360°. a cultura con la c minuscola, come mi piace definirla: l’ottica non deve essere quella di elevarla su un piedistallo irraggiungibile o di avere un atteggiamento snobista, ma al contrario di rendere le iniziative fruibili, nei posti dove si tengono normalmente. È stata un’iniziativa che abbiamo realizzato insieme ad altri operatori che organizzano le proprie attività con la passione e con mestiere, senza voler creare baracconi inutili. In realtà è stato anche più semplice di quello che ci si può immaginare: è bastate incontrare queste persone e ognuno ha contribuito in modo positivo alla costruzione del progetto.”


Il punto di partenza è stata la presentazione di Miles & Juliette, il libro di Walter Mauro dedicato alla storia d’amore vissuta da Miles Davis e Juliette Greco a Parigi alla fine degli anni cinquanta. “Walter ha vissuto in prima persona quei momenti, in quanto faceva parte dell’orchestra di Nunzio Rotondo che suonava a Parigi. Intorno alla presentazione del libro abbiamo costruito il percorso dell’iniziativa. Dapprima organizzando un concerto che potesse rendere omaggio al Davis degli anni di Birth of the Cool, con il sestetto di Piero Delle Monache e Francesco Diodati con Andy Gravish alla tromba. A quel punto avevamo già letteratura e musica: è stato naturale aprile il discorso alle altre arti”


“Ho chiesto alla compagnia Il Cerchio di Gesso di poter contribuire con una lettura di parte del libro e, così, abbiamo avuto il teatro. Ovviamente per quanto riguarda il cinema c’è stata la proiezione di Ascensore per il patibolo.” Lo sguardo alle altri arti è passato attraverso le fotografie di Fiorenzo Capuano, la poesia – con dei testi su Miles appositamente scritti da Enzo Nini e interpretati da Luana Croella – e la pittura. “Durate le serate, in estemporanea, due artiste hanno realizzato dei quadri. Questo è solamente l’inizio: abbiamo capito che possiamo lavorare insieme e che ognuno si impegna al massimo nel suo settore.”