Sento dunque ascolto: Rogerio Tavares Quintet “‘round”

Foto: da internet





A proposito di grandi omaggi al Brasile: Tavares Quintet ‘round.

Sento dunque ascolto.



Il 2008 se n’è andato già da un po’, lasciando come sempre nella musica alcuni segni, che forse ricorderemo o che forse diventeranno delle meteore fluttuanti nell’universo del passato.


Una delle cose dell’anno trascorso che sicuramente mi porterò dietro per molto tempo ancora, è ‘round, il disco dei Tavares Quintet.


Nove i pezzi registrati dal vivo, in un teatro vuoto, ma pieno di atmosfera e creatività. Cinque i musicisti, tutti di grande esperienza: Rogerio Tavares, Lucio Ferrara, Maurizio de Gasperi, Andrea Taravelli e Marco Zanotti. Uno l’album, che è un delizioso omaggio ad alcuni famosi musicisti brasiliani del passato.


I cinque dei Tavares suonano assieme da dieci anni e l’idea di registrare quest’album in uno spazio scenico – il teatro comunale di Russi, in provincia di Ravenna – anziché in uno studio, nasce dalla volontà di trasmettere quella vitalità e quell’interplay tra gli strumenti che solo il live può creare.


‘round è un vero e proprio concerto da camera che celebra il cinquantesimo anniversario della musica brasiliana. I perfetti arrangiamenti lasciano ai musicisti spazio all’improvvisazione e fanno del jazz e della bossa nova un unico originale stile di espressione musicale. L’acustica del teatro, poi, allieta l’ascolto portando la mente a stati temporali ed emotivi lontani e indefiniti.


La bella voce di Rogerio Tavares ne è la garanzia. Musicista brasiliano da vent’anni in Italia, Rogerio ha da sempre creato delle sonorità poliedriche, raccontando il Brasile di oggi e quello di ieri sempre mescolando singolarità e tradizione.


Una stretta di mano va anche a chi li ha distribuiti: Paolo Piangerelli, titolare della Philology Records. Un’interessante casa discografica italiana che ha come obiettivo la diffusione della musica che conta, che ama e che trasmette, quella suonata con criterio, con sapienza, ma soprattutto col cuore.


Un bel personaggio Paolo Piangerelli. Mesi fa lo chiamai per chiedere informazioni sul quintetto… la telefonata, a partire dal primo minuto, diventò un suo lungo e ispirato monologo riguardo al talento e all’eleganza del suono dei Tavares: “Dal primo momento che ho ascoltato questo live ho provato una grande emozione. Non si ascoltavano progetti così da molto tempo e quindi non ho esitato neanche un istante a distribuirlo con la mia etichetta…”


Eh sì, anche questa volta purtroppo ci tocca constatare che all’ombra di dubbi successi commerciali, come sempre si nasconde la musica che vale, che merita di essere ascoltata con attenzione.


Si dice dei Tavares Quintet che un nuovo progetto è in cantiere, sempre con la Philology e con qualche interessante ospite… io rimango sempre pronta all’ascolto!