Fabrizio Bosso & Antonello Salis – Stunt

Fabrizio Bosso & Antonello Salis - Stunt

Parco della Musica Record – MPR15 – 2008

Fabrizio Bosso: tromba, elettronica

Antonello Salis: pianoforte, fisarmonica, percussioni, oggetti




Un incontro improbabile quello documentato da Stunt, ma, lo diciamo subito, pienamente riuscito. Chi poteva immaginare un esito felice dall’incontro tra la furia scatenata e dissacrante di Salis e la tromba di Bosso, che vede più Art Farmer che Lee Morgan tra i suoi punti di riferimento? Eppure, probabilmente in primo luogo grazie all’abilità di entrambi nel disfarsi di preconcetti e prestrutture (a Salis ci eravamo abituati, ma Bosso è una vera sorpresa), l’abbattimento delle barriere riesce nel più felice dei modi.


In Stunt si fronteggiano alcuni brani autografi e pagine dalle più disparate origini (tra gli altri: Body and Soul, Roma non fa la stupida stasera e Mack the Knife), riuscendo in entrambi i casi ad apparire intelligente nell’operazione e nei risultati: manifesto dell’intero disco potrebbe essere Tibet, brano composto da entrambi i musicisti, in cui a una tromba – pur filtrata elettronicamente – cristallina e molto melodica fa da contraltare l’estro pianistico-percussivo del polistrumentista sardo. Come detto, la riuscita è eccellente, e anche in tutte le altre tracce del disco a farla da padrona è la complicità tra i due musicisti, che si divertono a spiazzare – e probabilmente a spiazzarsi. Un altro eccellente duetto messo in cantiere dal Parco della Musica di Roma e dalla sua etichetta, dopo l’ottimo risultato raggiunto con Maria Pia de Vito e Huw Warren.