Rabih Abou-Khalil – Em Portugues

Rabih Abou-Khalil - Em Portugues

Enja Records – ENJ-9520 2 – 2008


Rabih Abou-Khalil: oud

Ricardo Ribeiro: voce

Luciano Biondini: fisarmonica

Michel Godard: basso, serpente, tuba

Jarrod Cagwin: batteria, tamburi a cornice

Walter Quintus: ingegnere del suono

Peter “Boutros” Gieler: cuoco




Partiamo da una curiosità: non credo siano molti i dischi che, nella lista dei musicisti, annoverano l’ingegnere del suono e, ancor meno, sono quelli che riportano il nome del cuoco, come accade in Em Portugues. Rabih Abou-Khalil afferma così, con scanzonata e ironica precisione, quanto siano importanti le condizioni in cui nasce un lavoro, i fattori “impalpabili” che mescolano gli ingredienti alla base di ogni ricetta: emerge il senso e la profonda importanza di ciascuno degli elementi presenti nell’attività del musicista libanese.


Profondità, importanza, ma anche dedizione e apertura. Ogni ascolto di Em Portugues – e, in generale, di ogni lavoro di Rabih Abou-Khalil – porta alla luce un mondo variegato dove i tanti elementi vengono trattati tutti con la stessa cura e la stessa attenzione per costruire il risultato finale. Risultato che, come facilmente si può immaginare, accresce il valore dei singoli addendi, grazie proprio al lavoro certosino e amorevole, alla guida paziente e attenta.


Il nuovo disco aggiunge alla visione multi-tradizionale – già presente in Morton’s foot, Journey to the centre of an egg e nei precedenti lavori – la voce e il canto in portoghese di Ricardo Ribeiro, elemento tanto importante da diventare il titolo del disco.


Un giro di danza sulle musiche delle tradizioni mediterranee per sviluppare un progetto di grande intensità e unitarietà. La visione propria dell’oudista libanese, trapiantato in Germania da anni, si avvale di una formazione oltremodo variegata nelle provenienze e si colora dei suoni, lunghi e rotondi, degli strumenti chiamati nel gruppo e si vivifica dei testi in portoghese, tradotti peraltro nel booklet in francese e inglese.


La presenza di Luciano Biondini e Michel Godard, da tempo collaboratori di Abou-Khalil, e le tante possibilità espressiva offerte dalla loro maestria e dai loro strumenti si uniscono le percussioni di Jarrod Cagwin, alla forza acustica dei suoni e alla voce di Ribeiro. La stratificazione viene corroborata dalla lunga partnership, dall’estrema lucidità stilistica e dalla voglia di dare la stura ad un mondo di reciproche influenze: Rabih Abou-Khalil è un punto di riferimento proprio per la sua capacità di suscitare ogni volta nuove possibilità espressive, di trovare sempre un equilibrio tra le varie anime della sua musica. Apertura, curiosità e conoscenza sono al centro della direzione artistica dell’oudista, ma anche l’atteggiamento accogliente, l’approccio totale alla musica e l’ironia, come mostrano i titoli dei suoi brani.


Em Portugues è un disco lirico e ritmato, malinconico e divertente, senza cadute nella banalità e nell’effetto facile. Soprattutto è un lavoro senza confini: ogni specifica appartenenza – linguistica, stilistica, sonora – diventa un valore aggiunto, un punto di partenza per costruire nuove sintesi e dar vita a nuovi incontri.