Terre Sommerse – TS-jèi-005 – 2008
Enzo Lanzo: batteria, percussioni, voce, arrangiamenti
Roberto Ottaviano: sassofono soprano, sassofono contralto, voce
Giovanni Maier: contrabbasso
Lauro Rossi: trombone
Giorgio Vendola: contrabbasso
Torna in scena il percussionista Enzo Lanzo, questa volta alla guida di un quartetto pianoless che vede scontrarsi il trombone di Lauro Rossi e i sassofoni di Roberto Ottaviano, in un piccolo affresco che porta in evidenza l’incontro tra un modo molto italiano-mediterraneo di pensare la musica improvvisata e la necessità espressiva di un musicista non certo nuovo sulla scena italiana. Ogni brano del disco ha un’istanza comunicativa molto marcata, a cominciare dai titoli, sempre altamente rappresentativi della musica che indicano (come Moonlight, l’estrosa The Shaman, o la conclusiva A Prayer): a rimarcare questa necessità anche il booklet, che commenta (brevemente) i brani ad uno ad uno.
Dal punto di vista strettamente musicale, la scrittura dei brani (tutti del leader, tranne la già citata The Shaman, un’improvvisazione colletiva co-firmata dallo stesso Lanzo, da Roberto Ottaviano e da Giorgio Vendola) è densa e mai ripetitiva, sfruttando a pieno le possibilità melodiche di un quartetto privo di strumento armonico – riferimento esplicito è ovviamente Ornette Coleman, anche nella concezione “aperta” dell’improvvisazione che traspare dall’ascolto di Boastful Speeches.
In questo disco i musicisti lavorano egregiamente, non risparmiandosi soli affascinanti a fianco di una spiccata capacità di lasciar emergere il discorso del leader, le cui percussioni rimangono comunque sempre in primo piano, rendendo così l’ascolto piacevole per quanto, alla fine, un po’ privo di momenti sopra le righe e con alcuni passaggi in cui forse l’ispirazione è venuta a mancare, facendo infine risultare Boastful Speeches un lavoro ben impostato ma il cui risultato non convince.