Enja – ENJ-9534 2 – 2009
Roberto Fonseca : piano, voce
Javier Zalba : flauto, clarinetto, sax baritono
Omar Gonzalez : contrabbasso
Ramses Rodriguez : batteria
Joel Hierrezuelo : percussioni
Mayra Andreade : voce
Raul Midón : voce, chitarra
Akokan è il quinto album a proprio nome del pianista e compositore cubano Roberto Fonseca. Uscito quest’anno sempre per l’etichetta Enja, si può tranquillamente definire il disco della piena maturità artistica a due anni di distanza dal già sorprendente Zamazu. La formazione è pressoché la medesima, anche se qui non ritroviamo lo stesso numero di ospiti lì presenti che lo fanno un lavoro più intimo e ancor più ricercato. Il quintetto base è formato dagli ottimi fiati del polistrumentista Javier Zalba e da una ritmica come sempre stellare quando si parla di cubani: Omar Gonzalez al contrabbasso, Ramses Rodriguez alla batteria e Joel Hierrezuelo alle percussioni.
Fonseca riesce a smarcarsi dalla pesante eredità lasciata dall’esperienza dei Buena Vista che hanno reso celebre in tutto il mondo la musica dell’isola, cercando di percorrere una via più personale in cui non mancano comunque precisi riferimenti alle sonorità del paese caraibico. Ecco che il suo piano può ricordare il franco magrebino Terrasson nell’incantevole brio del brano d’apertura Lo Que Me Hace Vivir, spostarsi più ad est con i ritmi balcanici di Bulgarian e proseguire con i colori festosi sudamericani di El Ritmo De Tus Hombros con estrema disinvoltura.
Il jazz comunque rimane l’anima e il punto fermo di Fonseca che riesce a condurci con eleganza e classe in questo immaginario viaggio fatto di un mix di sapori che lo rende ancora più unico e affascinante. Il talento di Fonseca è di primissimo ordine sia a livello compositivo che squisitamente tecnico, ma soprattutto colpisce il gusto e l’essenzilità con la quale il pianista cubano riesce a colorare la sua musica. Il disco rimane un piccolo gioiello nel quale non mancano delle perle come la splendida voce della cantante capoverdiana Mayra Andrade nella sensuale Siete Potencias (Bu Kantu) o la chitarra di Raul Midón, qui in veste anche di cantante, a rendere ancora più speciale un album vivamente raccomandato.