Autoproduzione – 2006
Virginia Viola: voce
Simone Zardini: chitarra
Stefano Caniato: pianoforte, fisarmonica
Stefano Benini: flauti
Mauro Sereno: contrabbasso
Cesar Rivero: percussioni
Riccardo Biancoli: batteria
Il “primo lancio” verso il cielo? L’immagine di copertina evoca questa direzione attraverso il gioco della settimana, caro a noi tutti appartenuti alla “strada”, figura definita di un percorso verso una meta prefissata, attraverso percorsi fatti di paesaggi diversi, come i “diversi stati dell’anima”.
Può essere la storia di qualunque uomo, ma in questo caso è la storia di una coppia di musicisti, come Virginia Viola e Simone Zardini, cantante lei e chitarrista lui, alla loro prima esperienza discografica.
Affiancati da Stefano Benini al flauto, Stefano Caniato al piano, Mauro Sereno al basso, César Rivero alle percussioni e Riccardo Biancoli alla batteria, i due musicisti, leader del progetto, propongono, in maniera alquanto classica, una serie di brani tratti dal repertorio jazz tradizionale come Alice in Wonderland, You don’t know what love is, il bellisiimo tre quarti di Freddie Hubbard e Abbey Lincoln, Up jumped spring, per poi aleggiare su brani intrisi di tradizione sud americana, come il tradizionale cubano Duerme Negrito, Maria Maria di Milton Nascimento, voce brasiliana sopraffina e incantevole.
Il disco risulta piacevole e fresco, ricco di spunti interessanti, equilibrato nelle sue parti e mai eccessivo negli assoli (sebbene non molti) e nei suoni, sempre molto dosati.
Da notare il bel solo di Stefano Caniato su My foolish heart, un momento di librazione da una condizione di staticità…
Il cammino musicale di Virginia Viola e di Simone Zardini è ormai incominciato…
Esploreranno di sicuro tanti altri paesaggi di luoghi reconditi della loro anima.