EmArcy Universal – 106979 – 2009
Fabrizio Sferra: batteria
Giovanni Guidi: pianoforte
Fabrizio Ponticelli: contrabbasso
Attese, sospensioni, melodia: Rooms mette in risalto la volontà di Fabrizio Sferra, aiutato dallo spirito e dalle predisposizioni dei suoi due giovani compagni di avventura, di unire la libertà espressiva del jazz alle dinamiche e alle suggestioni di certa musica contemporanea.
Fabrizio Sferra chiama per completare la formazione il pianista Giovanni Guidi e il contrabbassista Francesco Ponticelli: ne risulta un piano trio, gestito in maniera corale, dove la batteria diventa protagonista del dialogo melodico. Rooms si fonda su nuclei narrativi e suggestivi, sul disegno di atmosfere piuttosto che sulle tradizioni canoniche dello swing o sui riferimenti classici della formazione.
Il trio si muove, così, nei diciassette brani di cui è composto il lavoro, verso una ricerca libera da vincoli e da strutture rigide e costrittive: improvvisazioni collettive, esposizione di linee melodiche spesso liriche, oniriche in qualche passaggio, situazioni varie e aperte, in molti casi, anche ad altre soluzioni, oltre a quelle esplorate dai tre.
Sferra, Guidi e Ponticelli hanno suonato spesso insieme: questo rende visibile la cifra e l’obiettivo di Rooms. Le improvvisazioni non sfociano quasi mai in una incontrollata e caotica libertà, ma restano sempre ancorate al canto e alla linea propria di ciascun tema o, meglio, di ogni atmosfera.
L’attitudine sottrattiva del trio rende possibile incastri e sovrapposizioni, dialoghi e interazioni con maggiore facilità: passaggio dopo passaggio, tanti piccoli indizi vengono messi a disposizione per costruire l’ambiente sonoro – sfruttati o lasciati irrisolti a seconda dei casi – utili sia per i musicisti nello sviluppo musicale che per facilitare l’ingresso a chi ascolta.