Chladni Experiment Trio – 5053

Chladni Experiment Trio - 5053

NBN Records – NBN002 – 2009




Andrea Massaria: chitarra

Alessandro Fedrigo: contrabbasso

Carlo Alberto Canevali: batteria






Anche per questa recensione è necessaria la parentesi scientifica. Ernst Chladni è un fisico tedesco, vissuto a cavallo tra il diciottesimo e il diciannovesimo secolo e a lui si devono importanti studi sulle lastre vibranti e sulla velocità del suono attraverso diversi tipi di gas. Inoltre gli sono stati intitolati un cratere lunare e l’asteroide numero 5053, dando così spiegazione anche del titolo del disco.


5053 è un disco inafferrabile. Informale, ma anche melodico e ritmato a seconda degli episodi, decisamente aperto alla deriva rumoristica senza essere freddo o distaccato. Andrea Massaria, Alessandro Fedrigo e Carlo Alberto Canevali puntano verso l’equilibrio tra il lato emotivo e quello concettuale del lavoro e utilizzano come chiave di interpretazione i timbri caldi dei rispettivi strumenti e le loro varie combinazioni. Il gioco degli impasti sonori privilegia la dimensione naturale, mantenendo in evidenza le voci proprie degli strumenti: così il trio ne sfrutta la corporeità e la fisicità e, con quest’attitudine, legge il materiale portato nel disco riuscendo di volta in volta a dare senso alle direzioni intraprese.


Massaria, Fedrigo e Canevali puntano a una dimensione musicale fluida dove vengono spesso meno i rapporti consolidati tra i ruoli degli strumenti, i consueti meccanismi ritmici, armonici e melodici e le proporzioni tra improvvisazione e scrittura. Per rendere il percorso libero, e non disordinato, i tre fissano alcune cellule sonore maggiormente definite che vengono utilizzate come punti di approdo e di partenza delle derive musicali del disco: spunti, frasi, anche strutture e temi più ampi, offrono indicazioni più nette alla musica e, grazie anche al tono caldo e sempre vitale del suono si legano in maniera intrinseca alle sezioni maggiormente libere e permettono uno sviluppo coerente alle espressioni del trio. Va detto inoltre, e questo gioca ancora una volta a vantaggio del lavoro, che il Chladni Experiment Trio difficilmente alza in maniera indiscriminata i volumi e questo, insieme alle combinazioni delle voci, rende ancor più equilibrato il lavoro.


5053 del Chladni Experiment Trio e il precedente Godzilla in Wonderland, a nome del duo formato da Carlo Alberto Canevali e dal chitarrista Lorenzo Frizzera, inaugurano le pubblicazioni della NBN Records, etichetta nata intorno ai progetti del collettivo NoBluesNo. La doppia negazione afferma la centralità del blues, in quanto radice del jazz e modalità espressiva, come si legge nella presentazione del collettivo su myspace, ma, in qualche modo, ne ridiscute i canoni per suggerire ulteriori interpretazioni, legate agli atteggiamenti personali e ai vari sviluppi delle musiche di improvvisazione.