Foto: Fabio Ciminiera
Premiazione Concorso Kavatik, Chiara Izzi & Nicola Cordisco.
Associazione Kavatik, Cavaticchi di Spoltore – 24.4.2010
Blue Eclipse.
Fabio Della Cuna: sax alto
Francesco Verì: piano
Francesco Mancini: contrabbasso
Matteo Manzoni: batteria
Chiara Izzi & Nicola Cordisco.
Chiara Izzi: voce
Nicola Cordisco: chitarra
Abbiamo già presentato ai lettori di Jazz Convention le attività dell’Associazione Kavatik, la scorsa estate, in occasione del concerto di Edmar Castaneda e del suo trio. L’associazione ha organizzato il suo appuntamento di aprile con un doppio set: nella prima parte della serata, la premiazione del Secondo Concorso Kavatik per la composizione jazz, andato ai Blueclipse, quartetto di Lanciano; nella seconda, l’esibizione del duo formato da Chiara Izzi e Nicola Cordisco.
Una serata legata in maniera forte ai concorsi e ai seminari del jazz italiano: oltre al concorso Kavatik, i seminari di Umbria Jazz, il Chicco Bettinardi di Piacenza, Lucca Jazz Donna. I quattro giovani componenti dei Blueclipse, pur provenendo tutti da Lanciano, hanno unito il loro cammino musicale in occasione delle jam session di Umbria Jazz, dove erano giunti per seguire i seminari internazionali del festiva, presso i quali Cordisco è assistente ai corsi di chitarra. Al Premio Bettinardi si sono distinti sia il quartetto che Chiara Izzi, risultata poi vincitrice del Lucca Jazz Donna 2010, alla guida del Bluetime Quartet.
Undici temi in lizza per nove formazioni, gli oltre cento soci dell’associazione chiamati a votare: il Concorso Kavatik Ensemble per composizioni inedite di Jazz ha premiato Playing in the morning dei Blueclipse. All’esecuzione della composizione vincitrice – una ballad dai toni morbidi, composta dal batterista Matteo Manzoni – il quartetto ha poi fatto seguire altri quattro brani, tre originali e l’interpretazione di Softly as in the morning sunrise.
Un quartetto estremamente giovane: a parte Verì, ventunenne, gli altri tre musicisti hanno diciannove anni. La line up classica mette in luce la grande attenzione per la tradizione, la scrittura e l’esecuzione portano in evidenza l’ammirazione per i Maestri e, in particolare, per la stagione del jazz modale, ma anche la voglia di inserire personalità e idee. Se ci sono alcuni punti da assestare, il quartetto è senz’altro interessante: ritmica serrata e con diverse soluzioni a disposizione, una gestione armonica capace di mitigare con sottrazioni e sospensioni la grande energia di una spigliata sezione di solisti.
Chiara Izzi e Nicola Cordisco sono stati protagonisti della seconda parte della serata. Voce e chitarra hanno esplorato gli standard del jazz e le canzoni più celebri della bossa nova: un incontro elegante e intimo, la tradizione interpretata attraverso una delle formazioni più difficili. Chiara Izzi e Nicola Cordisco affrontano i brani con equilibrio, le improvvisazioni sono concepite in maniera sempre consequenziale e coerente rispetto ai temi. I due musicisti giocano a carte scoperte e mettono padronanza tecnica, impegno e partecipazione al servizio dell’interplay e del risultato complessivo. Il duo non permette di nascondersi e ancor meno in un contesto simile: Izzi e Cordisco si disimpegnano con esecuzioni dirette, sfruttando in pieno l’atmosfera colloquiale creata dai due strumenti e dal rapporto ravvicinato, in senso proprio e figurato, con il pubblico.
La serata dimostra anche l’interesse di Kavatik verso le nuove leve e alcune delle direzioni emergenti nel jazz: un percorso avviato nelle precedenti stagioni con la già citata esibizione di Edmar Castaneda, ma anche con i concerti del quartetto di Nicholas Myers e del quintetto di Jeremy Pelt o la presenza di Madibavà Quartet nel mese di marzo.