Notami – NU001 – 2010
Marco Postacchini: sax baritono
Simone La Maida: sax alto
Samuele Garofoli: tromba
Massimo Morganti: trombone
Andrea Solarino: chitarra
Emanuele Evangelista: pianoforte, Fender Rhodes
Gabriele Pesaresi: contrabbasso
Alessandro Paternesi: batteria
Marco Postacchini realizza con Lazy Saturday un lavoro dal sapore orchestrale e dal respiro ampio. La dimensione mediana tra combo e orchestra jazz diventa il luogo per esporre un jazz ben radicato nella tradizione, per quanto riguarda suoni e impianto di base, attento alle necessità della scrittura e, soprattutto, dell’arrangiamento, capace di inserire con discrezione e garbo elementi personali e dare spazio alle individualità dei solisti.
Postacchini lavora come un pittore che dipinga con gli acquarelli: usa tutti i colori, con tocco leggero. I brani di Lazy Saturday costringono gli otto musicisti a un lavoro quasi costante di raccordo, supporto e costruzione della trama sonora: la chiave utilizzata dal baritonista è nel tratto deciso e nell’attitudine di sottrarre o, quanto meno, di non esagerare mai con le pennellate di colore, per proseguire nella metafora pittorica. In questo modo riesce a gestire gli accostamenti sonori: costruisce e slega, senza frizioni, le sezioni con i vari strumenti. Ne derivano nove tracce mai statiche, sempre equilibrate nei tempi e nelle dinamiche.
Un disco ben inquadrato nelle istanze del jazz moderno, scritto, arrangiato e suonato con cura. Il suono solido e corposo della registrazione e l’intelaiatura predisposta dal baritonista e, come vedremo, l’abitudine dei musicisti a suonare in ensemble larghi permettono una visione orchestrale fluida. La scrittura di Postacchini si confronta perciò con tempi medi e ritmi latin, con melodie liriche e senso dello swing, in una esecuzione dai movimenti morbidi e dall’andamento coinvolgente, gestita sempre con un occhio alla coerenza generale del progetto.
Per completare il discorso sul lavoro di Postacchini va detto come gli otto musicisti coinvolti sono spesso impegnati in lavori orchestrali, a partire dal percorso compiuto dalla Colours Jazz Orchestra diretta da Massimo Morganti e dalle tante situazioni offerte dai seminari attivi nelle Marche. Lazy Saturday si inserisce in questa prospettiva lunga, non banale, ricca di lavori ben sviluppati e che, da qualche tempo, iniziano ad essere riconosciuti anche a livello nazionale.