Parco della Musica Records – MPR 023CD – 2010
Antonio Jasevoli: chitarra elettrica, chitarra classica, chitarra acustica; elettronica
Marcello Allulli: sax tenore
Michele Rabbia: percussioni, batteria, laptop
Da oltre vent’anni Antonio Jasevoli insegue ed esplora le infinite possibilità espressive della chitarra. Lo ha fatto iniziando nella fertile scena musicale degli anni Ottanta e in quella londinese, con Andy Sheppard e John Taylor; suonando nella band di Tony Scott e registrando in tv con quella della trasmissione cult Avanzi; nelle collaborazioni con il teatro e nell’attività di solista della Parco Della Musica Jazz Orchestra che l’ha portato a misurarsi sia con la musica di Jimi Hendrix che con quella di Maria Schneider. Fino ad arrivare alla recente esperienza del suo “power trio” rock, il TIE Trio. Ma forse mai prima d’ora è arrivato così vicino a produrre qualcosa di così intensamente personale, originale e in un certo senso “estremo” come la musica presente in questo cd. Che è il frutto dell’incontro con altre due “anime inquiete” come Michele Rabbia e Marcello Allulli. Un trio incline alla sperimentazione ma difficilmente inquadrabile come espressamente d’avanguardia: spesso infatti (Clap, Zoo Blast, Mosquito’s Kiss e Fan, senza contare molte intro ai brani stessi, veri e propri blitzkrieg allucinatori) si ricorre massivamente a distorsioni, suoni acidi e graffianti e manipolazioni elettroniche, mentre blocchi sonori si scontrano e disintegrano tra loro saturando atmosfere già di per sé intossicate e claustrofobiche, ma è pur vero che altrove (Gio’s Walk, Raj e Banchetto di Nozze) si disegnano linee melodiche piè facilmente digeribili, i contrasti sono molto meno marcati e si cerca di conservare un barlume di “unità narrativa”. E quando lo spirito sperimentale, sovversivo, anarchico, “dionisiaco” del progetto sembra prevalere su tutto, con un guizzo finale Far ribalta l’assunto iniziale e ricuce lo strappo, riconciliando tutti con la melodia. Semplicemente staccando la spina agli amplificatori e intonando con la chitarra classica la piè lirica e dolce delle melodie.