Finnish Jazz. Recensioni. Tokka

Seppo Kantonen - Tokka

Impala Records – IMPALA017 – 2009




Seppo Kantonen: pianoforte

Ville Herrala: contrabbasso

Mikko Hassinen: batteria



Intervista a Seppo Kantonen

Interview with Seppo Kantonen






Se si considera il percorso artistico del pianista finlandese Seppo Kantonen, costellato com’è da una vasta e multiforme serie di collaborazioni da sideman, non sorprende se la sua visione musicale è quella di qualcuno abituato ad osservare la musica da una posizione gregaria e lontana dalle luci della ribalta che una leadership attirerebbe.


Ne risulta una musica al servizio di sé stessa, che non cerca la facile soluzione e fondata su equilibri inusuali, esibiti attraverso la generosa parsimonia di mezzi che un piano trio può offrire. La componente improvvisativa è ben evidenziata dal pianismo urgente e spigoloso di Kantonen che firma la maggior parte dei brani insieme al batterista Mikko Hassinen. La lunga frequentazione tra i due è sottolineata dalla particolare intesa che si palesa in certi sottigliezze ritmiche fatte di bruschi arresti e ripartenze all’unisono disseminate lungo tutto il disco.


E’ infatti proprio l’aspetto ritmico uno degli elementi rilevanti nello sviluppo di brani come Ota-Ota e Hell Boy, costruiti su degli ostinati ben sottolineati dal lavoro puntuale del bassista Ville Herrala, sul quale il pianoforte di Kantonen si srotola con ombrosa bellezza. E’ possibile cogliere tracce di tango, forma musicale presente con forza nell’immaginario finlandese, nel tema di Rumpatus o nel sapore autunnale e melanconico di certi passaggi che trovano aperture più solari nella forma gospel di 8.1, uno dei momenti più belli del disco.


L’uso dell’elettronica, mutuato dalla lezione di piano trio come gli svedesi E.S.T., è sporadico ed essenziale, mai predominante sulla natura prevalentemente acustica del disco. Tokka è una visione moderna e vitale delle infinite possibilità che può ancora offrire la rinnovata formula del piano trio.