nBn Records – nBn 003 – 2010
Carlo Alberto Canevali: batteria
Achille Succi: clarinetto, clarino basso, sax alto
Yuri Goloubev: contrabbasso
Le premesse c’informano come il trio dedichi ampio tributo alla teoretica del direttore-performer Butch Morris e alla sua induction-conduction (o più correttamente Conduction®), già lungamente praticata e apprezzata nelle sue realizzazioni d’istantanee sculture orchestrali, colmando il “gap tra scrittura e improvvisazione”.
Qui la libertà dalle falangi dell’orchestra fa però sì che la dimensione in trio possa conferire ai solisti, se non maggior autonomia, almeno la collocazione entro uno spazio-tempo più consono all’esplorazione fisica, vuoi corporea e istintuale della loro interfaccia strumentale
Legando quest’esperienza alle cifre meno accademiche e più “performanti” del free, la duttilità e la forma libera e ispirata dei tre (con qualche preponderanza all’attenzione da parte del più “solista” Succi) è particolarmente pregnante in questa realizzazione in cui sono variamente spese le monete di memoria, istantaneità e strategia compositiva.
Non vi si riconosca novità ma, si auspica, positivo azzardo nello spettacolo del suono che si erge per poi planare e polverizzarsi, disegnando linee melodiche chiare pur difendendo un loro libero schema.
Se i legni appaiono un po’ più in prima linea nel tracciare le traiettorie formali del trio, la palma compositiva è ripartita tra le due voci della sezione ritmica (ma qui certo anche variamente individualizzata) a parte una composizione a firma di un interessante esponente della scena scandinava, Anders Jormin.
A ricordarci che azione e sogno, insieme, non generano soltanto astrattezza, una performance robusta e insieme sottile nella libera dimensione da pulsante trio jazz impreziosita da soffio cameristico a distillazione strumentale ponderata, in un approccio avanguardistico con tocco sperimentale istintivo e pensante.