Maurizio Brunod – Bad Epoque

Maurizio Brunod - Bad Epoque

Monk Records – MNK CD 004 – 2011




Maurizio Brunod: chitarra elettrica, loops, live elecronics






Chitarrista di precoce e trasversale impegno, Maurizio Brunod continua da una parte a militare con illustri nomi del jazz open e di avanguardistico non-allineamento (John Surman, Tim Berne, Alexander Balanescu, Antonello Salis etc. sono personaggi che chiariranno di quali geografie creative parliamo), dall’altra persegue, e da non poche incisioni, un convinto filone “solo”, quale si palesa nel presente disco, che privilegia il distacco dalla dominante acustica del passato per riappropriarsi di una dimensione ben più elettronica ed effettistica. «Ho voluto lasciare libero sfogo a tutte le mie influenze psichedeliche» c’illustra il solista: «creare della musica soltanto con un ampli valvolare, una loop-station e qualche effetto è complesso e rischioso, ma le sfide fanno parte del mio percorso fin dagli esordi».


Casalinga e privata la session, devoluta alle ben praticate Fender e Gibson, nient’affatto modesti ma accattivanti gli esiti: materia difficilmente afferrabile ma tangibile nei suoi immaginifici flussi , la sequenza di Bad Epoque, ben memore della lezione dei grandi maestri della chitarra della prima generazione del rock, nel suo filone espressivo ben s’affianca agli stati «sognanti e veggenti» dei soundscapes à la Robert Fripp e dei collaterali rivoli provvisti ormai da un quarantennio di proprie vita e forma.


Mai perdendo il contatto con le valenze intime dello strumento-chitarra, Bad Epoque non mira all’effettistica gratuita o slegata da intenti figurativi, mostrandosi efficace nel tratteggiare panorami dell’anima, privilegiando con realismo un basso profilo che lascia trasparire una sub-conscia dimensione d’affetti domestici nella sua prima parte, senza toglier valore ad una più libera e visionaria sperimentazione quale si esplicita nelle più avanzate fasi del lavoro.


Nel suo dispiegamento di mezzi onirici, forti di tensione lirica e condivisibile visionarietà, Bad Epoque potrà esser inteso vivente a distanza dal jazz comunemente inteso nella forma ma non nell’intento di sperimentare e osare. Have a nice trip!