Nicola Conte Combo featuring Giuseppe Palumbo @ Locus Festival 2011

Foto: Michele Giacovelli





Nicola Conte Combo featuring Giuseppe Palumbo @ Locus Festival 2011.

Locorotondo, Mavù Club. 6.8.2011

Nicola Conte: chitarra

Giuseppe Palumbo: disegni

Pietro Lussu: pianoforte

Flavio Boltro: tromba

Daniele Tittarelli: alto sax

Paolo Benedettini: contrabbasso

Andrea Nunzi: batteria

Nailah Porter: voce

Alice Ricciardi: voce


Il Locus festival è un evento che da sette anni anima le terse sere estive di Locorotondo. La bella cittadina sita al centro della Valle d’Itria, la cui etimologia dà il nome al festival, si è confermata ancora una volta come palcoscenico d’eccellenza per i grandi artisti nazionali ed internazionali della musica tout court, dando, in particolar modo, ampio spazio a musicisti d’estrazione jazzistica o di matrice black. Una formula ormai consolidata che negli ultimi anni ha dato i suoi frutti in termini di successo di pubblico e critica. Ogni estate il Locus Festival diventa il polo attrattivo attorno al quale gravitano i numerosi appassionati e turisti della zona, riservando spesso incontri musicali inaspettati e preziosi. Proprio come quello che ha visto protagonisti la musica di Nicola Conte e l’arte visiva del disegnatore Giuseppe Palumbo.


Nicola Conte è da anni veicolo di una musica che, pescando a piene mani dalle sonorità jazz degli anni ’60, in particolare da quelle celebri del Blue Note “sound”, e combinandole con le tendenze ritmiche più moderne, ha dato vita ad un’accattivante e vincente formula sonora, che ha portato successo all’artista nel mondo: da Roma a Parigi, passando per Helsinki e Tokyo.


Giuseppe Palumbo è uno dei più richiesti e attivi illustratori in circolazione. L’artista è autore di una copiosa opera fumettistica che spazia dalle riviste specializzate fino a celeberrime pubblicazioni seriali come quelle di Diabolik e Martin Mystère.


Musicista e disegnatore si sono incontrati per un insolito dialogo tra musica e fumetto sul palco del Mavù Club, tenuta ottocentesca immersa nella Valle d’Itria, location che ha offerto la giusta atmosfera alla straordinarietà dell’evento.


Una splendida serata d’inizio agosto, complici il luogo e la presenza dei tipici trulli pugliesi che incorniciavano la tenuta, ha accolto il pubblico intervenuto in un’atmosfera che si potrebbe definire da “dolce vita” pugliese.


Un grande schermo era posto alle spalle di Nicola Conte e dei suoi musicisti che, saliti sul palco, hanno presto avvolto il pubblico con quel caratteristico groove che ormai contraddistingue la musica di Conte.


In contemporanea con la musica, sul grande schermo è apparso il pennello di Palumbo che, con fluida abilità, ha iniziato a dar vita ad alterego fumettistici di Nicola Conte e del suo combo.


Quello tra Conte e Palumbo è un incontro che, con modalità diverse, aveva già avuto ragione di compiersi, come lo stesso illustratore afferma: “La nostra collaborazione è nata in occasione della realizzazione del sito web di Nicola Conte, (www.nicolaconte.it), su un’idea dello studio creativo Stilnovo. Sono stati loro i veri artefici di questo progetto, proponendo a Nicola un sito inconsueto e lanciando l’idea di realizzarlo usando il medium del fumetto. Dopo aver trovato il favore di Conte, mi hanno contattato chiedendomi di scrivere una storia e di illustrarla.


“Io e Nicola ci siamo trovati subito d’accordo. La storia da me propostagli, con qualche modifica, ha trovato il suo consenso e siamo quindi partiti con la realizzazione. Lo stesso Nicola ha partecipato alla sceneggiatura della storia, che inizialmente avrei voluto fosse scritta esclusivamente da lui, sulla quale, invece, mi è stata lasciata maggiore libertà creativa. Una collaborazione, quella tra noi, interessante e proficua, proseguita con la realizzazione di copertine di dischi come “Viagem”, una collana di antologie di musica brasiliana degli anni ‘60 curata dallo stesso Nicola Conte, o performance live come quelle che ci vedono insieme questa sera. In ordine cronologico questa è la seconda nella quale interagiamo. La prima si è tenuta durante l’ultima edizione del Comicon, un’importante fiera del fumetto che si tiene ogni anno a Napoli, in cui ho esposto le tavole della storia realizzata per il suo sito web. In quella stessa occasione, gli organizzatori ci hanno proposto l’esperimento, direi riuscito, di metterci insieme su un palco. Un’esperienza che oggi si ripete per il Locus festival. In quella prima occasione Nicola Conte ha tenuto un dj set ed io ho interagito con dei disegni. Questa, invece, è la prima volta che collaboro con il suo combo al completo”.


Il disegnatore materano è entrato subito nel mood della musica di Conte lasciandosene trascinare da grande appassionato di musica qual è: “La amo tutta: dall’opera alla musica sacra, dal jazz a quella popolare e, sebbene mi sia già capitato di realizzare performance con altri musicisti, considero quella con dei jazzisti una situazione a suo modo singolare perché questo contesto musicale fa sì che i miei disegni interagiscano con la musica, come se anch’io stessi “suonando” un’improvvisazione. Tutto quello che disegnerò stasera, dalla storia alle illustrazioni, non ha niente di preparato e sarà realizzato sul momento nella più fedele filosofia jazz”.


A portare un tocco di sensualità femminile alla musica ci ha pensato la voce calda e conturbante di Nailah Porter.Una presenza affascinante che Palumbo non si è lasciato sfuggire, immortalando la vocalist nel suo fumetto estemporaneo. La performance della cantante di colore, ad un certo punto della serata, si è incanalata su due binari alternativi: quello reale che la Porter stava tenendo sul palco e quello che Palumbo ha fatto prendere alla sua controparte fumettistica. Preannunciata da una didascalia che, rivolgendosi a Conte, recitava: “Nicola, sei pronto per le inevitabilità?”, la vocalist di carta ha estratto un pugnale ed ha colpito Nicola Conte, ferendolo ad una spalla.


La storia si è tinta di giallo e ha riportato alla mente quel filone di storie noir di cui l’immaginario jazz è intriso. Grazie al sapiente uso del bianco e nero, di cui Palumbo è maestro, Nicola Conte è apparso come uno di quei personaggi che hanno riempito le strisce di note crime story fumettistiche: il detective Dick Tracy di Chester Gould e L’Alack Sinner di Munoz e Sampayo, o antieroi dalle tinte forti come Diabolik, celebre personaggio che lo stesso Palumbo ha avuto modo di illustrare.


Mentre sul palco Flavio Boltro ci regalava uno dei suoi energici assolo, la vicenda ha preso una piega esoterica e magica come il luogo che avvolgeva pubblico e musicisti: la Nailah Porter della storia ha mostrato al sanguinante Nicola Conte una rosa, bruciata in un’improvvisa fiammata.


La rosa e la cenere sono due elementi ricorrenti, in quanto già presenti nella storia che Palumbo ha realizzato per il sito del musicista pugliese: “La mancante parte conclusiva della storia, realizzata per la pagina web di Nicola Conte, è già stata scritta e disegnata. Durante queste performance che abbiamo tenuto insieme, tuttavia, ho pensato di espanderla, visto che non è ancora online, in modo da arricchirla ulteriormente. Quella di stasera può considerarsi una estensione della stessa”.


Sottolineata da uno dei brani dell’ultimo lavoro di Conte, “Love & Revolution”, la storia a fumetti proiettata sull’ampio schermo, si è conclusa con un finale aperto.


Mentre la didascalia finale recitava: “Ciò che è in basso è in alto, ciò che è in alto è in basso…”, la band ci ha regalato le ultime piacevoli note del concerto, che, mosse dal tiepido vento della sera, sono andate a disperdersi, come cenere tra le rose.