Animalunga – Market Polka

Animalunga - Market Polka

Zone di Musica – ZDM 1102 – 2011




Fabio Giachino: pianoforte

Roberto Bongianino: fisarmonica, bandoneon

Aldo Mella: contrabbasso






Tasti, mantici, corde: Animalunga è una formazione concepita in modo paritetico e corale e basata sul particolare impasto di pianoforte, fisarmonica o bandoneon e contrabbasso. L’assenza della batteria svincola dai ruoli predefiniti i tre strumenti e “costringe” Giachino, Bongianino e Mella a coprire tutte le necessità della musica. Questo è il punto di partenza di Market Polka, lavoro cameristico a tre voci, animato da un dialogo fitto tra i tre protagonisti e attento a mettere in luce alcuni elementi specifici del proprio bagaglio.


Innanzitutto il suono acustico, estremamente curato e dalla grana concreta: si avvertono i movimenti e i gesti dei musicisti, si percepiscono i rumori degli strumenti, le tre linee emergono nitide e compatte tra loro. La dimensione acustica viene considerata dal trio un valore aggiunto del proprio mondo espressivo. I suoni lunghi e accorati dei mantici e dell’archetto, certe note ribattute in modo ostinato del pianoforte, rappresentano in modo efficace la particolare attitudine, malinconica e incalzante al tempo stesso, di Animalunga.


Se gli episodi più ariosi – Market Polka e Lush, ad esempio – danno corpo allo spirito narrativo del trio, con un forte accento cinematografico nell’andamento e negli accenti espressi, i brani più intimi – In a silent way, brano di Joe Zawinul con cui si apre il disco oppure We want information – si colorano di una voce elegiaca, con gli strumenti che vanno a sottolineare e a dare importanza a ciascuna nota.


La “doppia dedica” a Joe Zawinul dei due brani di apertura – In a silent way e Market Polka, con le voci del mercato registrate in un possibile omaggio alla Black Market dei Weather Report – si può leggere como l’omaggio a un maestro indiscusso della sintesi tra mondi musicali diversi. Animalunga si pone alla convergenza di una pluralità di suggestioni e sceglie di distillare la propria essenza filtrando attraverso la dimensione cameristica e il dialogo tra Giachino, Bongianino e Mella. Echi mediterranei, improvvisazioni corali, richiami al tango e alle danze popolari e altri elementi entrano nel vocabolario a disposizione del trio, ma senza diventare predominanti o caratterizzare in modo didascalico i brani del lavoro.