Nuevo Tango Ensamble – D’Impulso

Nuevo Tango Ensamble - D'Impulso

JazzHaus Records – JHR045 – 2011




Gianni Iorio: bandoneon

Pasquale Stafano: pianoforte

Pierluigi Balducci: basso elettrico

Javier Girotto: sassofoni






Si può partire dal nome della formazione, dal titolo del disco, dall’invito rivolto a un musicista argentino capace come pochi di guardare alle connessioni tra le tradizioni del tango e la modernità… e ancora dagli strumenti coinvolti e dalla disposizione orizzontale con cui i suoni arrivano all’orecchio e dalla coralità del trio, con tutti i suoni sempre e necessariamente presenti per costruire la voce della formazione.


Astor Piazzolla con il nuevo tango ha aperto di nuovo il dialogo tra la musica tradizionale argentina e le nuove suggestioni provenienti dalla musica colta del novecento e dal jazz. Come molte musiche popolari, il tango è frutto della sintesi tra elementi di provenienza diversa, i ritmi dell’emigrazione africana, la melodia europea, uno strumento inventato nel diciannovesimo secolo da un tedesco di nome Band. Nonostante le ovvie spinte conservatrici, la lezione di Piazzolla ha trovato naturalmente terreno fertile: se lo spirito del tango è chiaramente riconoscibile nel nuevo tango, gli spunti “alieni” trovano il modo di inserirsi nel linguaggio senza strappi.


Gianni Iorio, Pasquale Stafano e Pierluigi Balducci seguono in qualche modo la medesima lezione. Negli otto brani originali è presente con forza il richiamo alle atmosfere del Grande Argentino, ma si insinuano i richiami alla tradizione italiana e alle esperienze colte europee, il suono del basso elettrico, la voce nitida del pianoforte a fare da contraltare al suono sferzante del bandoneon. E naturalmente il jazz degli ultimi vent’anni, le sue riscoperte etniche e il suo modo di esaltare le passioni e le pulsioni di linguaggi di provenienza popolare


Nel rinnovare il tango, Piazzolla aveva in pratica anticipato ciò che i jazzisti dell’area mediterranea avrebbero fatto nei decenni successivi. Le radici sonore del materiale dell’argentino sono, inoltre, così vicine alle radici europee da renderlo naturalmente un riferimento importante per quei musicisti che hanno operato la sintesi tra materiali di provenienza “antica” e elementi moderni.


E così il Nuevo Tango Ensamble procede in una continua e serrata sintesi tra jazz, tango e retaggi europei, tra melodia, improvvisazione, tra atteggiamento corale e individualità spiccate e sempre riconoscibili. La scrittura unisce le inflessioni argentine e il pensiero melodico del trio: traccia dopo traccia, il filo narrativo del disco diventa sempre più evidente, la combinazione dei colori e delle sfumature portati nel disco da Iorio, Stafano e Balducci segue con coerenza la direzione dei brani.


L’invito rivolto dal trio a Javier Girotto può sembrare scontato viste le premesse. È un incontro che risale, almeno, al 2005 quando la formazione pugliese si esibì al Beatonto Jazz Festival insieme al sassofonista argentino. Negli anni, sono stati coinvolti musicisti diversi per provenienza e interessi musicali come Gabriele Mirabassi, Daniel Humair, Antonio De Palma, Michele Rabbia e Roberto Ottaviano. I due brani incisi con Javier Girotto – Milonga bajo la luna, gia presente ne Il peso delle nuvole di Balducci, e Fiume in piena – danno il senso di una collaborazione intensa e rodata in molti concerti dal vivo.


E nella stessa maniera si può intendere la chiusura con El choclo di Villoldo, brano estremamente conosciuto e avvincente nel suo sviluppo, popolare e ricco di riferimenti classici. Senza stravolgerne l’essenza, il trio inserisce via via il proprio punto di vista, fino a dare del brano un’interpretazione personale.