Foto: Fabio Ciminiera
Chihiro Yamanaka Trio @ Aperitivo in Concerto 2011.
Lanciano, Teatro Fenaroli. 23.10.2011.
Chihiro Yamanaka: pianoforte
Aldo Vigorito: contrabbasso
Michele Salgarello: batteria
Il piano trio interpretato con energia, rispetto per la tradizione, attenzione all’effetto complessivo ed eleganza. Per Chihiro Yamanaka, pianista giapponese residente da tempo negli Stati Uniti, il trio è un esigenza intima: come si potrà ascoltare nella breve intervista registrata prima del concerto, il formato essenziale e completo del piano trio, il gioco continuo tra le necessità del sostegno e la possibilità di esprimersi in assolo, la forza compatta dell’incastro tra pianoforte, contrabbasso e batteria, sono parte integrante della visione estetica di Chihiro Yamanaka. Tanto che con questa formazione ha inciso la maggior parte dei suoi lavori – solo due in realtà “sfuggono” a questa regola, After Hours dedicato sin dall’incontro di pianoforte, contrabbasso e chitarra ad Oscar Peterson e Runnin’ Wild, tributo a Benny Goodman in sestetto.
Per il concerto tenuto al Teatro Fenaroli di Lanciano, nell’ambito di Aperitivo in Concerto 2011, la pianista si è esibita insieme alla ritmica formata da Aldo Vigorito al contrabbasso e Michele Salgarello alla batteria. Un trio rodato nel corso dei precedenti tour italiani di Chihiro Yamanaka. La coesione tra i tre musicisti permette lo svolgimento di un concerto notevole per impatto e dalle sfaccettature particolari.
La scelta dei brani, come primo elemento, propone una scaletta sostenuta dal punto di vista metronomico e solare per quanto riguarda le atmosfere disegnate dal trio. In questa direzione, il trio aveva provato durante il soundcheck un latin di Aldo Romano e la celeberrima Can’t take my eyes off of you, suonata con un approccio incalzante, entrambe non riproposte poi nel corso del concerto. Il programma è stato aperto da She did it again di Michel Petrucciani, per arrivare a Sing, sing, sing di Louis Prima passando per alcuni originali, una versione molto personale di Take Five di Dave Brubeck e una interpretazione di Giant Steps di John Coltrane aperta in maniera lirica per crescere in intensità e ritmo, chorus dopo chorus. Scelte, per alcuni aspetti e soprattutto per il risultato complessivo, meno usuali del solito: un atteggiamento non scostante nei confronti del pubblico che ritrova brani noti, la possibilità di mettere in luce virtuosismo e precisione del suono al cospetto di vere e proprie pietre miliari della storia del jazz.
Il virtuosismo di Chihiro Yamanaka si unisce in maniera profonda con la sua energia vulcanica e con la raffinata costruzione di arrangiamenti e improvvisazioni. Una mano sinistra marcata, in grado di dialogare con la ritmica in ogni passaggio, tempi dispari gestiti con naturalezza, la presenza avvolgente dei suoni gravi del pianoforte. Il controllo dell’energia è la chiave di tutto il concerto: sia nei crescendo, sia nel cavalcare i ritmi più sostenuti, la pianista riesce a gestire con equilibrio la spinta propulsiva del propio stile utilizzando arrangiamenti ben calibrati e una regia attenta nell’avvicinarsi e nel raggiungere il climax emotivo e mantenere con grande proprietà di linguaggio il centro focale del brano.
Vigorito e Salgarello sono musicisti esperti e garantiscono un sostegno costante e sempre efficace alla solista. Il piano trio nella visione di Chihiro Yamanaka prevede l’interplay e il dialogo tra i tre musicisti, ma il pianoforte mantiene la sua preminente centralità. Lo spazio per contrabbasso e batteria c’è, ma, per prenderlo, bisogna che i musicisti abbiano personalità e prontezza nel dialogare con le linee lanciate dal pianoforte. La risposta di Vigorito e Salgarello è costruttiva ed efficace: rilancia gli spunti del pianoforte senza cercare di sovrastare, senza andare al di là del segno, e accoglie la forza espressiva e la verve della pianista in maniera elastica, offrendo una sponda, solida e presente quanto flessibile e matura, alle frasi fulminee e dirette del pianoforte.
Aperitivo in Concerto è una rassegna organizzata dall’associazione Lanciano Domani nel capoluogo frentano. Giunta alla settima edizione unisce la musica, la solidarietà e le eccellenze enogastronomiche abruzzesi: la particolarità è nella richiesta fatta ai produttoir presenti di non limitarsi alla semplice degustazione finale ma di salire sul palco, prima del concerto, per spiegare e dare riferimenti sulle specialtà offerte al pubblico, per darre ulteriore risalto all’incontro tra musica e cultura e tradizione del territorio.