Abeat Records – AB JZ 090 – 2011
Luigi Masciari: chitarra
Cristiano Arcelli: sax alto
Luca Pirozzi: contrabbasso
Alessandro Paternesi: batteria
Danilo Rea: pianoforte
A volte la scelta dei brani da inserire in una scaletta può fare la differenza, è questo il caso di No project, calibratissimo album del collettivo Emoticons. L’ampiezza dell’orizzonte dal quale attingono i quattro musicisti costituisce un sicuro punto di forza di un’opera peraltro pregevole e moderna, nel senso più libero e dirompente di questa aggettivo. Si va da riletture di due classici della tradizione nera come Adam’s apple di Wayne Shorter e Secret life of plants di Stevie Wonder a importanti canzoni rock quali No surprises dei Radiohead (band che fornisce molti punti d’ispirazione a più di un protagonista della scena jazzistica odierna, si pensi a Brad Mehldau) e Hallelujah di Leonard Cohen, gemma sempreverde immortalata da Jeff Buckley.
Il tono del disco è etereo e rarefatto, complice la chitarra brillante e sfuggente di Luigi Masciari a creare un continuo tappeto di suoni e rifiniture; Pirozzi e Paternesi intarsiano la stoffa di contrappunti e richiami impliciti. Su tutti svetta la musicalità discreta di Cristiano Arcelli. Benedetti dal magistero artistico di un Danilo Rea come sempre splendido anche negli interventi minimi, le musiche scorrono leggere e mai compiaciute delle loro trovate armoniche, piuttosto si direbbero un banco di prova per sperimentare e cercare nuove soluzioni: un modo di fare non estraneo al jazz, anzi spesso adottato dai grandi interpreti. Un disco dunque in un certo senso sperimentale, contemporaneo alla nostra epoca musicale, dalla quale trae suggestioni e sonorità, alternate tra le spigolosità tipiche del jazz tradizionale e la regolarità armonica del rock, la sua semplicità.
“Nessun progetto”? Non diremmo, in questa sede le intenzioni musicali sono pienamente realizzate nell’esprimere un pensiero estetico votato alla trasversalità, e la bravura degli interpreti è funzionale solo al suddetto pensiero.