Chick Corea & Stefano Bollani – Orvieto

Chick Corea & Stefano Bollani - Orvieto

ECM Records – ECM 222 2779692 – 2011





Chick Corea: pianoforte

Stefano Bollani: pianoforte





I nomi dei pianisti, la città in cui è stato registrato, una tramatura geometrica su un azzurro vivace. Chick Corea e Stefano Bollani presentano in maniera semplice una scelta di brani tratti dalle diverse esibizioni tenute lo scorso anno ad Orvieto nel corso di Umbria Jazz Winter.


L’aspetto più felice dell’incontro è la maniera, compatta e sempre efficace, con cui Corea e Bollani interagiscono e modulano di continuo le proprie linee e i passaggi per trovare un terreno comune. È chiaro: ci troviamo di fronte a due pianisti riconosciuti per talento, curiosità musicale e capacità di improvvisazione. Corea e Bollani dimostrano in questa registrazione la loro naturale predisposizione all’ascolto reciproco: in molti passaggi, sembra di ascoltare un solo pianista con quattro mani al servizio dell’interpretazione del brano, con la conseguente moltiplicazione delle possibili soluzioni da applicare.


Orvieto mantiene in maniera disinvolta e rilassata tutte le sue promesse. Il repertorio unisce una scelta di standard dal vago sapore malinconico, l’amore e il forte radicamento dei due pianisti nella tradizione del jazz, l’esplorazione del mondi musicale brasiliano, le felici intuizioni nelle improvvisazioni libere che fungono da raccordo o da introduzione ai brani.


Nel disco non c’è nessuna voglia di dimostrare cose inaudite e, ancor meno, non c’è competizione tra i due protagonisti. Inoltre, Corea e Bollani dimostrano un senso della misura ed evitano il rischio di ridondanze sempre incombente nell’incontro tra strumenti uguali: in questo modo, il disco si snoda piacevole all’ascolto e lascia assaporare, ascolto dopo ascolto, sempre nuove sfaccettature. Le dodici tracce rappresentano gli spunti musicali per un dialogò assolutamente rilassato, accogliente per il pubblico – sia per coloro presenti in teatro che per gli ascoltatori del disco – e fluido nell’incastrare le varie tessere che ne compongono il mosaico. Settantacinque minuti da ascoltare lasciandosi condurre dalle evoluzioni di Corea e Bollani, in uno spirito assolutamente confidenziale e un controllo totale delle dinamiche musicale ed emotive.