Federico Squassabia Walkabout – Songlines

Federico Squassabia Walkabout - Songlines

Trovarobato-Parade – TRB P 003 – 2010





Federico Squassabia: pianoforte

Danilo Gallo: contrabbasso, basso elettrico

Nelide Bandello: batteria, percussioni






Tutto prende le mosse dalle linee melodiche, le Songlines del titolo del disco, e dal cammino che unisce le linee, il Walkabout appunto. Nove tracce dedicate a luoghi e personaggi legati a quei luoghi tracciando un percorso tra suoni, associazioni mentali, memorie e suggestioni. Squassabia disegna il suo piano trio attraverso una gestione paritetica dei ruoli e la formazione sfrutta il contributo collettivo dei suoi tre componenti.


Il piano trio è uno dei punti focali della storia del jazz ed è anche il cardine intorno al quale ruotano, tra le altre cose, la ricerca del nuovo, il rispetto per la tradizione e la sua prosecuzione – più o meno calligrafica – e, sintesi di questi due elementi, la possibilità di veicolare le sperimentazioni musicali provenienti da altri linguaggi e confrontarne i risultati delle evoluzioni sonore dei tre strumenti con una storia lunga e per questo, allo stesso tempo, gloriosa e ingombrante.


Il Federico Squassabia Walkabout – trio costituito insieme a Danilo Gallo e Nelide Bandello, rispettivamente al contrabbasso e basso elettrico e alla batteria – incontra quindi il format storico con la predisposizione aperta a nuove possibilità sonore: basso elettrico distorto e il pianoforte preparato, il rock e le avanguardie. La musica del trio – tutte composizioni di Squassabia a parte Sophisticated Lady di Duke Ellington – non rimane confinata all’interno del jazz, ma accoglie elementi diversi, si sposta nel suo percorso in maniera libera tra le ispirazioni e ne sfrutta la vena con un atteggiamento capace allo stesso tempo di ricevere i vari stimoli differenti e di dar loro respiro tramite le improvvisazioni e le “regole” proprie del piano trio jazz.


Squassabia utilizza passaggi minimali e momenti dalle dinamiche forti, accostati anche in maniera repentina. Le variazioni nell’utilizzo degli strumenti e la disposizione corale del trio, l’attitudine a lasciarsi permeare dalle ispirazioni legate ai luoghi e ai personaggi scelti rendono ulteriormente sfaccettato il lavoro. Il punto a vantaggio del lavoro di Squassabia è nel rendersi conto della già notevole varietà degli elementi considerati e quindi nel non cercare a tutti i costi la sorpresa, nel non voler stupire con effetti mai uditi. Il pianista tende piuttosto a ridurre a un comune denominatore i vari ingredienti portati nel lavoro e a confrontarle con le dinamiche di un piano trio dall’approccio democratico e che preferisce seguire trame che sfuggono dal rituale tema-assolo.