Autoproduzione – 2011
Daniele Falasca: fisarmonica
Massimiliano Coclite: tastiere
Fabrizio Mandolini: sassofono
Anchise Vetuschi: basso
Glauco Di Sabatino: batteria
Un team di abruzzesi guidati dalla fisarmonica di Daniele Falasca sono i protagonisti di questo disco eccelso, dove il jazz si sposa con il tango e le suggestioni melodiche della tradizione folcloristica abruzzese. Il suono della fisarmonica colpisce nell’immediato perché riesce a ricreare atmosfere e sensazioni che spaziano dalla ballabilità del brano al piacere puro dell’ascolto, che provoca nello stesso tempo un senso di pace e divertimento.
Daniele Falasca è un musicista “segnato”, nel senso che ha subito fin da piccolo il fascino dello strumento grazie al nonno fisarmonicista. Sentendolo suonare ci si rende conto di questa sua passione profonda che si trasforma durante l’esecuzione in forza dirompente, un’ondata sonora che si abbatte sull’ascoltatore (Anima e Corpo). Un muro di note costruito attraverso un fraseggio articolato ma che sembra semplice e immediato nell’esecuzione (Semplice come me). Il supporto degli altri musicisti è fondamentale per sostenere gli “svolazzi” armonici della fisarmonica e costruire il controcanto melodico alle invenzioni di Falasca (Samaritango). Qui, comunque, parliamo di tango moderno, quello che ci ha insegnato il maestro Piazzolla. Un tango che tiene conto della tradizione (Cari nonni) ma che si esprime con concetti moderni, sonorità del presente, tocchi di jazz, accenni di world music. Tengo Tango è il motto e l’essenza di questo disco che rallegra il cuore e l’umore.