Wide Sound – WD189 – 2012
Antonio Onorato: chitarre
Giorgio Savarese: tastiere, elettronica
Piero De Asmundis: tastiere
Ivano Leva: piano
Diego Imparato: basso
Mario De Paola: batteria
Angelus è un titolo che sa di candore, spontaneità, semplicità, leggerezza, religiosità e anche creatività. Aggiungiamo pure melodia, partenopea, ed ecco spiegato l’ultimo disco del chitarrista napoletano Antonio Onorato. Il disco, o meglio il progetto, si apre con A Beautiful Story, che Onorato dedica alla sua vita, a quella che ritiene, crediamo, essere un lungo cammino fatto di musica, spiritualità (il titolo del disco) e passione. L’andamento del brano ricorda il lirismo e la dolcezza di una certa musica da film di maestri come Ennio Morricone, soprattutto in quelle aperture ariose dei fiati che descrivono ampie distese fatte di paesaggi e storie.
Come in tutti i viaggi a un certo punto le strade s’incrociano, nel nostro caso anche le musiche e le scelte spirituali, e ci spingono ad andare oltre. Ecco Crossover, una melodiosa ballad che spinge alla riflessione prima d’intraprendere un nuovo viaggio con Valparaiso. È un vagare laico che si tinge di gioia attraverso un’intesa versione di What a Wonderful World.
Come with me, invece è il naturale proseguio; è la chiamata. Non ci si può sbagliare, l’enfatizzazione degli effetti orchestrali aggiunge un che di mistico, liturgico, che serve a definire la dolcezza melodica di Spanish Angel. Tra i due brani ci sono ancora alcuni episodi di questo “spiritual and music movie” che ne definiscono al meglio il progetto di Onorato. Parliamo della cover dei Beatles dal sintomatico titolo Here There and Everywhere, la “proto sound track” Il Frate Santo e la methenyana ma nobile Autumn Colours. La versione alla chitarra di A Beautiful Story precede poi il cantico corale e conclusivo di Angelus.