Fabio Lepore Italian Jazz Quartet – Pausa Caffé

Fabio Lepore Italian Jazz Quartet - Pausa Caffé

Preludio Records – PL9612 – 2012




Fabio Lepore: voce, triangolo

Dino Plasmati: chitarra

Dario Di Lecce: contrabbasso

Marcello Nisi: batteria

Gaetano Partipilo: sax alto






Tredici brani dalle atmosfere scanzonate e swing, costituiscono l’omaggio d Fabio Lepore alla canzone italiana degli anni cinquanta e sessanta – con qualche eccezione come poi vedremo – e alla grande stagione della prima televisione nazionale. Luttazzi, Arigliano, il Quartetto Cetra, Morricone, Bruno Canfora, Bruno Martino, Trovajoli e i suoi Sette Uomini d’oro: tra boom, dolce vita e grandi orchestre, un incontro del tutto peculiare di canzone e jazz ha accompagnato un paio di decenni di trasmissioni, film e spettacoli, in maniera quasi inconsapevole, scontata e sotto traccia per gli ascoltatori. Grandi maestri e, ma sottolineata abbastanza, una professionalità enorme di orchestrali e maestranze hanno reso davvero straordinaria una stagione: una unione felice di contenuti e spensieratezza animata da ritmi morbidamente sincopati e da interpreti come, tanto per fare qualche nome, Mina, Jula de Palma, Johnny Dorelli.


Queste le coordinate in cui si muove Fabio Lepore insieme al trio formato da Dino Plasmati alla chitarra, Dario Di Lecce al contrabbasso e Marcello Nisi alla batteria, al quale si aggiunge il sax alto di Gaetano Partipilo in Ho l’hobby del sassofono di Sergio Caputo e Quando arriverai di Marco Giuliani.


Un disco gentile, cantato con divertita agilità dalla voce da tenore leggero di Lepore, sostenuto con eleganza da un trio affiatato e solido. Traccia dopo traccia, con ironia e distinto aplomb da crooner, il nostro padrone di casa porta gli ascoltatori in un ambiente disteso e senza tempo, capace di coniugare ritmo e melodia secondo le linee interpretative disegnate dalla storia e dal contesto di quei brani.


Dicevamo di alcune eccezioni, quattro per la precisione rispetto allo spettro temporale. Due sono i brani citati per la presenza di Partipilo: se per Sergio Caputo, siamo più vicini nel tempo pur rimanendo nello stesso ambito, con Marco Giuliani ci avviciniamo alla canzone d’autore, dove Lepore prende anche Camera a Sud di Vinicio Capossela. Infine il quartetto si misura con la dimensione cubana di Silencio di Ibrahim Ferrer.


Pausa caffè è un disco pienamente in linea con le sue premesse. Lepore riesce a far coesistere la vena ironica con l’allure romantica secondo il filo già tracciato dagli originali. E quindi scorrono alcuni capolavori meno percorsi come I ricordi della sera del Quartetto Cetra o È quasi l’alba di Nicola Arigliano, altri brani celeberrimi come E la chiamano estate le movimentate dichiarazioni d’amore di Chiedimi tutto di Lelio Luttazzi, o Canto anche se sono stonato di Arigliano, per arrivare a Bravo! – la versione al maschile di Brava! di Mina.