Zone di Musica – ZDM1101 – 2011
Marcello Allulli: sax tenore, sax soprano
Francesco Diodati: chitarra, loops
Ermanno Baron: batteria, percussioni
Fabrizio Bosso: tromba, elettronica
Glauco Venier: pianoforte
Antonio Jasevoli: chitarra
Coro Hermanos
Si potrebbe trasformare l’acronimo MAT del MArcello Allulli Trio in Molteplici Attitudini Tematiche, tante sono le strade che il sassofonista porta in Hermanos. E in primo luogo lo dimostra la formazione che, pur mantenendo la denominazione di trio, accoglie Fabrizio Bosso in tutto lo svolgimento del disco e le presenze i Antonio Jasevoli nella conclusiva A.S.R., di Glauco Venier in Inno e del Coro Hermanos in Hermanos e 7 agosto.
Hermanos è un disco in grado di mettere in risalto la curiosità di Allulli per le varie atmosfere attraversate. Suggestioni latine e mediterranee, intenzioni sperimentali, suoni elettrici, manipolati ed eclettici, forte radicamento nella tradizione dello swing, esplosioni libere e radicali. Il sassofonista utilizza le varie introduzioni ai brani, tracce a sè stanti affidate alle interpretazioni solitarie dei vari compagni di viaggio per costruire un filo narrativo unitario e collettivo, compatto se non necessariamente e possibilimente coerente. Questo elemento si pone anche come chiave per esprimere ulteriori chiavi come la libertà estemporanea, le soluzioni creative imposte dai “paletti” dei temi.
La cifra complessimva perciò diventa proprio la capacità del leader di utilizzare le voci e le peculiaritià di brani e interpreti come colori di una tavolozza espressiva estremamente ampia. La solidità ritmica di Ermanno Baron, capace di sostener i brani e dialogare con le melodie senza l’intermediazione del contrabbasso, è il basamento su cui si vanno a stratificare gli interventi elettronici e i tracciati armonici diseganti dalle chitarre di Francesco Diodati. Le voci dei fiati e le escusioni solistiche della chitarra possono così muoversi all’interno di una struttura articolata e leggera e sfruttare al meglio le tante implicazioni prsenti nella msuica.
Gli ospiti – Jasevoli, Venier e il Coro Hermanos – diventano in questo modo valori aggiunti e vengono utilizzati per dare ulteriore respiro al percorso e punteggiare, se si vuole, in maniera decisamente melodica alcuni momenti del disco. Il Coro Hermanos entra nella omonima title track dopo l’introduzione di Francesco Diodati e ne espande il trasporto insito nelle linee del tema, il dialogo tra pianoforte e tenore nella versione “jazz mainstream” di un brano della tradizione irlandese e le derive iberiche di A.S.R. del duetto tra chitarra e soprano.