Claudio Lodati & Maurizio Brunod – Reunion

Claudio Lodati & Maurizio Brunod - Reunion

Caligola Records – Caligola 2140 – 2011




Claudio Lodati: chitarra elettrica, elettroniche

Maurizio Brunod: chitarra acustica, chitarra classica





Termine piuttosto in voga nel designare certi (più o meno grandi) avvenimenti di riformazione di organico in ambito pop, rock e certo anche jazz, in certi casi a segnare autentici eventi discografici e/o concertistici, la Reunion del presente album segna, in termini alquanto più privati, il terzo connubio discografico tra mentore ed allievo, di fatto inter-pares, essendo entrambi i chitarristi piemontesi due figure ormai piuttosto autonome delle sei corde, e mantenendo pertanto un’eterogeneità imprescindibile nonostante l’intimismo raggiunto nella collaborazione.


La doppia anima, o meglio i copioni separati incarnati dai due, sembrano dichiararsi già in apertura, con l’effettistica e l’eversione lieve e siderale qui espressa da Lodati in nitido controcanto alle morfologie più classiche e solidamente trasparenti prescelte da Brunod, come peraltro orienterebbe la demarcazione elettrico vs. acustico del duo. Brunod si lascia andare in un lirismo tenue e flautato, flusso levigato che ben armonizza con le ricercatezze espressive di Lodati, preponderante ma non prevaricatore, anzi, la reciprocità soggettiva diviene dialogo oggettivo.


Si può andare con la memoria a quei “breath-taking duos” della chitarra quali i Towner-Abercrombie, giusto di qualche vita fa, ma sarebbe almeno riduttivo disconoscere originalità e tratto stilistico al duo, che con il dinamismo elettronico di Lodati e l’iter inconfessato e melodico di Brunod, sembra raggiungere un interscambio d’alta ispirazione, che incontra scene prog, folk, senza tuttavia perdere di vista la forma interiore del progetto.


Dalla costruzione indipendente ma “a pelle” di un’armonia d’intesa, ad un susseguirsi di impulsi dissimili che percorrono infine una linea uniforme, risulta ampia la gamma emotiva e cromatica esplicitata: la narrazione individuale non è serrata né tanto meno verbosa, senza mai sovrastare lo spirito d’unione di linguaggi differenti.