Serena Spedicato – My Waits. Tom Waits Songbook

Serena Spedicato - My Waits. Tom Waits Songbook

Koiné records – KNE 018 – 2012




Serena Spedicato: voce

Gianni Iorio: pianoforte, bandoneon

Antonio Tosques: chitarra

Pierluigi Balducci: basso elettrico, arrangiamenti

Pierluigi Villani: batteria





Benché sia difficile smarcarsi dalla vigorosa impronta di Tom Waits, è impossibile non notare nel progetto un approccio fondato su un allontanamento, seppur filiale, su una rivalutazione in chiave meno “dannata” e su una ricomposizione gentile e depurata. L’intrepido e accorato sussurro della star californiana è reso placido e delicato. Su una scia continuista ben strutturata si levano intenzioni di rinnovata astrazione, senza mai omettere le volontà di dedizione, e senza mai abbassare lo sguardo dinanzi alla magna pars del progetto, l’imponente calibro espressivo della figura di Tom Waits: voce, per tradizione, dei viscerali sentimenti degli ultimi; grido malinconico e lucente nell’oscuro e sordo teatro che è la vita dei più deboli; amico e autore di storie sofferte, osservate con lo sguardo partecipe di chi non si limita alla contemplazione. Beninteso, oltre ad apprezzare l’ardore di una tanto ardua idea, è doveroso sottolineare lo “spettro d’insieme” che fonde il gruppo, cooperazione entusiasmata dall’ammirazione per un autore che non può essere riletto senza tenere conto della profonda sincronia tra arte e attitudini, sincronia che peraltro ne ha segnato l’esistenza. La riscoperta della morfologia waitsiana è affrontata con carisma, guardando innanzitutto al Tom Waits uomo ed, in seguito, artista. My Waits si presenta come un’antologia, fresca ed originale, di significativi brani del “cantore maledetto”, euritmica collezione che con l’assortita band, attraverso l’elegante voce di Serena Spedicato, il basso di Pierluigi Balducci, anche autore dei singolari arrangiamenti, Gianni Iorio al piano e al bandoneon, Antonio Tosques alla chitarra e Perluigi Villani alla batteria, anima pulsanti sinergie, intrise di quieta classe e contemporaneamente congiunte ad un’agilità nuova che, immediata per fruizione, si confronta con il possente e seducente archetipo waitsiano.