Bad Uok – Enter

Bad Uok - Enter

Auand Records – AU9020 – 2013




Leonardo Rizzi: chitarra, chitarra baritona

Federico Pierantoni: trombone

Andrea Calì: Fender Rhodes, pianoforte

Andrea Grillini: batteria






Un lavoro ambizioso pur rimanendo essenziale e privo di passaggi pretestuosi: Enter è un disco di sintesi tra le tante suggestioni portate dai quattro protagonisti, una ampia costellazione di riferimenti, aperto alla musica colta contemporanea, al jazz di avanguardia e al rock più articolato e, se si vuole, aggressivo. Sintesi che diventa il vero e proprio aspetto caratterizzante dell’idea di base del quartetto. Leonardo Rizzi, Federico Pierantoni, Andrea Calì e Andrea Grillini plasmano attraverso composizioni e sonorità un materiale di partenza eterogeneo in una serie di traiettorie spesso volutamente spigolose, mai confuse o disordinate, mirate ad unire la forza del riff e le potenzialità espressive dell’improvvisazione.


La combinazione degli strumenti propone trombone, chitarra elettrica, tastiere e batteria, un quartetto aperto a soluzioni diverse, agile nei cambi di direzione, reattivo alle tante suggestioni presenti nei brani composti da Andrea Grillini e Federico Pierantoni. Quartetto orizzontale, sia per l’attitudine che per la scelta dei materiali linguistici ed espressivi: formazione senza basso e in qualche modo pianoless, nonostante la presenza di chitarre e tastiere: i quattro si muovono con la forte intenzione di uscire dai ruoli precostituiti degli strumenti. Il tessuto armonico dei brani viene costruito dall’intreccio delle linee melodiche dei quattro musicisti, batteria compresa. Le linee di basso vengono risolte con l’incrocio fluido dei suoni più gravi di trombone e chitarra – e in alcuni brani, chitarra baritona – con il lavoro della mano sinistra di Calì. A tutto questo inoltre vanno ad assommarsi, in una stratificazione comunque leggera e non ridondante, il lavoro sul suono dei vari strumenti, la preparazione del piano e i campionamenti.


La forza di insieme del quartetto emerge e si manifesta, ascolto dopo ascolto. portando particolari sempre nuovi, agganci e stimoli per entrare nei meandri del disco, la stratificazione delle voci si riflette, se si vuole, anche nell’esperienza di ascolto. Le composizioni presenti in Enter propongono percorsi stretti, spigolosi, in equilibrio su elementi sottili: il suono e l’applicazione di Grillini, Ricci, Calì e Pierantoni permettono di compiere questo percorso vario e particolare con una coerenza di fondo: composizione dei brani e costruzione del suono procedono in maniera connessa e danno ai vari numeri – i titoli dei brani, infatti, sono nella maggior parte dei casi numerati – parti collettive ben calibrate e assolo subito centrati per sviluppare l’idea di fondo di ciascun brano e la voce complessiva del gruppo.