nBn Records – nBn010 – 2012
Michele Francesconi: pianoforte
Paolo Ghetti: contrabbasso
Carlo Alberto Canevali: batteria
Li avevamo conosciuti con l’omonimo disco qualche anno fa pubblicati dall’etichetta abruzzese Wider Look. Allora avevano fatto un’ottima impressione. Giudizio che vale anche oggi con Recital Trio Live. La formula è la stessa del disco precedente: brani di jazzisti italiani contemporanei dalle diverse caratteristiche che sono suonati in trio e che, nell’apparente diversità compositiva, assumono in questo concerto un’identità definita, fanno parte di un unico corpo che con bravura i tre sono riusciti a forgiare fondendo metalli apparentemente diversi e inconciliabili. Francesconi/Ghetti/Carnevali hanno saputo valorizzare e mettere in risalto le singole capacità dei compositori da cui hanno preso in prestito i loro brani, presentandoli sotto un’altra luce, irradiata dal loro estro, inventiva e tecnica esecutiva. Così Transalpando di Stefano De Bonis si presenta stagliandosi su diversi piani sonori, su correnti aeree che spingono verso direzioni centrifughe; mentre la suggestiva Garrincha di Antonio Zambrini si tinge di pennellate impressioniste, cariche di melodie nostalgiche in bianco/nero, impreziosite da tocchi sapienti e profondi. Il ritmo si alza con il turbinio latino di Gonzales, scritto da Alessandro Fabbri, per poi stemperarsi nella descrittiva dolcezza di Elena, una splendida composizione di Mauro Negri. Francesconi/Ghetti/Canevali firmano Four Moments, un pezzo free, costruito sull’estremizzazione dei suoni. A esso ben si allaccia Funcije, dell’estroso Fabrizio Puglisi, che cede poi il passo hai silenzi equivoci e inquietanti di Hidden Door. Le movenze, i volteggi, e i balletti “classici” di Danza (Marco Ponchiroli) scivolano verso la conclusione di un’efficace e valorosa espressione, live, d’italianità compositiva.