Stefano Battaglia Trio – Songways

Stefano Battaglia Trio - Songways

ECM Records – ECM 2286 – 2012




Stefano Battaglia: pianoforte

Salvatore Maiore: contrabbasso

Roberto Dani: batteria





In realtà tutto sta nelle possibili e potenziali interpretazioni del titolo. Songways è un ragionamento attorno alla melodia e a tutto quanto serve per ambientarne il filo espressivo. La mano destra del pianista espone il canto e questo viene accolto in un ambiente informale ma mai disordinato o ridondante, al cui interno è possibile dare risalto anche al silenzio. Stefano Battaglia Salvatore Maiore e Roberto Dani attraverso un processo del tutto corale costruiscono infatti un flusso sonoro in grado di tenere in equilibrio atteggiamento minimale e consistenza espressiva. La prospettiva musicale e la forte connessione tra i tre danno alla dimensione rarefatta e gli spazi creati dal trio la possibilità di condurre l’ascoltatore attraverso le diverse sensazioni e le atmosfere dei brani.


Il modo di arrivare alla canzone è il centro del lavoro di Battaglia, Maiore e Dani. O meglio, il modo di far arrivare la melodia, di coglierne gli accenti per utilizzarli all’interno del dialogo del trio. Ripetizioni circolari e accostamenti timbrici, riflessi della musica colta contemporanea ed elementi ancestrali diventano tutte varianti in un discorso portato avanti in modo coerente nel corso delle dieci tracce del disco: l’atteggiamento collettivo del trio mette in secondo piano il concetto di assolo per dare spesso spazio ad un concetto di improvvisazione a tre voci sempre attento a proteggere la linea del canto e a svilupparla in modo compiuto. Allo stesso modo il trio può intrecciare i linguaggi e affiancare così intenzioni diverse tra loro per arrivare ad un risultato personale, capace di fluire di traccia in traccia e di dare un respiro complessivo al disco.


E, in conclusione, il nucleo fondante di un lavoro simile è la grande interazione tra i tre musicisti e le corrispondenze immediate tra le loro rispettive linee: ognuno sa dove potersi dirigere e riesce ad arricchire il contributo dei propri compagni di viaggio senza soverchiarne gli spazi, ognuno può spaziare verso le direzioni prescelte, sapendo che la chimica del trio garantirà una risposta. L’approccio rarefatto ma mai completamente vuoto, minimale ma senza semplificazioni stucchevoli permette lo sviluppo delle intenzioni del trio e la miscela dei vari elementi messi in gioco.