Simone Zanchini – My Accordion’s Concept

Simone Zanchini - My Accordion's Concept

Silta Records – SR1201 – 2012




Simone Zanchini: fisarmonica, midi accordion, electronics, kazoo





Simone Zanchini, fisarmonicista tra i più interessanti e innovativi del panorama italiano, è un musicista colto, un ardito esploratore di suoni contemporanei e un profondo conoscitore delle tradizioni musicali euro-mediterranee. Riesce a spaziare con facilità dal jazz al folk alla classica al tango. È un fine improvvisatore. Ha creato un linguaggio personalissimo che palesa attraverso le note della sua fisarmonica. Da diverso tempo si esprime in solo, come in My Accordion’s Concept, ribaltando i canoni tradizionali dei generi musicali che di volta in volta affronta. Li mischia attraverso l’improvvisazione, li fa collassare perseguendo l’atonalità, sfida l’ascoltatore alterando totalmente gli equilibri dei suoni. Dà l’impressione di spaesamento, di fughe elettriche, di un continuo e ossessivo ripetersi e ripetere i tratti di un ritornello impazzito (The Polstoy’s Lament). Come una sirena attira a sé l’ascoltatore e lo pone sotto la costante minaccia d’infrangersi contro gli scogli di una presunta e incomprensibile sonorità. Attacca qualsiasi pregiudizio (The Cancer of Prejudice) perché lui è un musicista privo di pregiudizi ma carico di tensione creativa e di ossessione nevrotica (Ecstasy Break Point) che altera i lineamenti della sua fisionomia musicale. Ama Charlie Parker e in questo disco l’ha portato alle estreme conseguenze, l’ha sfigurato, ha varcato le soglie di nuovi mondi, misteriosi e alieni, ultra cerebrali (Horror Vaqui). My Accordion’s Concept è un disco coraggioso, stimolante, per nulla facile, che richiede ascolti su ascolti, massima concentrazione, riflessione, e ammirazione per un musicista “controcorrente”, sperimentatore puro che agisce ai limiti della tolleranza acustica.