Enten Eller Orkestra – E(x)stinzione

Enten Eller Orkestra - E(x)stinzione

Splasc(h) Records – HP547-8 – 2012




Alberto Mandarini: tromba, flicorno, arrangiamenti,direzione

Maurizio Brunod: chitarra elettrica

Giovanni Maier: contrabbasso

Massimo Barbiero: batteria, percussioni

Laura Conti: voce

Marcella Carboni: arpa

Giancarlo Schiaffini: trombone

Carlo Actis Dato: sax tenore, sax baritono, clarinetto basso

String Orchestra “B.Bruni” of Cuneo:

Gianluca Allocco, Raffaella Azzario, Costanzo Squadrotti, Nino Russo, Fabrizio Dutto: primi violini

Gabriele Marchisio, Isabella Slamig, Giulietta Testa, Cecilia Concas: secondi violini

Mattia Sismonda, Guido Neri, David Mosca: viola

Paola Mosca, Alberto Fabi: violoncello

Bernardino Gallo: contrabbasso





Si chiama Streghe (1987) la prima performance discografica della storica orchestra Enten Eller. Da allora è passato un ventennio; si sono succeduti altri dischi dalle alterne fortune (Medea, Melquiades, Auto Da Fe, Euclide, Settimo Sigillo, Ecuba e via dicendo); diverse collaborazioni con artisti di fama internazionale (tra gli altri Tim Berne, Balanescu, John Surman) e progetti che hanno dato lustro a una formazione che ha lo zoccolo duro in quattro illustri “padri fondatori”, Alberto Mandarini, Giovanni Maier, Massimo Barbiero e Maurizio Brunod.


E(x)estinzione è il loro nuovo doppio cd registrato dal vivo all’Open Jazz Festival di Ivrea. È un disco di lotta, d’impegno politico e di denuncia sociale. È un’opera totale, multimediale nella sua performance live, dove alla musica si accostano foto e narrazioni testuali. Il titolo fa riferimento al lungo processo di deindustrializzazione che ha colpito e colpisce l’Italia. Il primo passaggio riguarda l’Olivetti e la sua destrutturazione, poi c’è Monfalcone, Trino Vercellese, realtà piemontesi legate all’anagrafe dei musicisti in particolare, ma a un mondo in generale che lascia dietro di se tragedie, strascichi sociali e culturali, disoccupazione, distese di capannoni abbandonati, terre avvelenate, mutazioni morfologiche del territorio e paesaggi e culture sventrate per sempre nel loro intimo. Il contributo testuale è dato dagli scritti sapienti di Franco Bergoglio, che affianca, al suo, interventi di altri scrittori, tra cui le lucciole del corsaro Pasolini. Laura Conti ha il compito di decantare, dipanare e incastrare nel live act il senso di tali scritti, che diventano “forma” attraverso le impressioni fotografiche di Luca D’Agostino. La musica, è che musica, ha il compito di cucire, mettere insieme, le diverse forme espressive. Alberto Mandarini ne ha curato gli arrangiamenti seguendo un percorso aderente alla narrazione, mentre Maurizio Brunod, novello corsaro pasoliniano, assalta l’ordito sonoro con soluzioni che alternano forza e leggerezza. Carlo Actis Dato, Giancarlo Schiaffini e Marcella Carboni sono intervenuti accanto alla String Orchestra Bartolomeo Bruni di Cuneo a dare forza e sostanza con i loro interventi a una rappresentazione dai risvolti corali e popolari, dove gli archi enfatizzano la forza evocativa dei testi e gli assolo dei fiati induco al cambio di rotta, impongono il giro di pagina, accelerano o rallentano una sinfonia di suoni che usa il free, il tribalismo africano, il rock progressivo e lo swing. E(x)stinzione è un disco di qualità, suonato meravigliosamente da musicisti che sanno toccare con equilibrio e sensibilità i registri di un racconto che richiede nello stesso tempo aggressività, disappunto e contestazione, ma anche dolcezza (Mostar) e voglia di stare insieme.