Mattia Cigalini – Beyond

Mattia Cigalini - Beyond

Cam Jazz – CAMJ 7862-5 – 2013




Mattia Cigalini: sax alto, sax soprano

Stefano Bagnoli: batteria

Bebo Ferra: chitarra

Riccardo Fioravanti: basso elettrico





Mattia Cigalini è alla terza prova da leader, non poco per un sassofonista così giovane e intraprendente. Disco dopo disco ci si accorge sempre più di come stia acquisendo una sicurezza e padronanza dello strumento che non è tipica di musicisti di pari età. Senza dubbio Cigalini è molto più avanti, anche nella costruzione di un brano e nel pensare e realizzare arrangiamenti efficaci. Proprio su quest’ultimo versante sicuramente i brani più interessanti e “compiuti” di Beyond sono i tre da lui pensati e scritti. Stiamo parlando di Nobody Never Like Us, un pezzo jazz/rock che parte con un intro di chitarra strepitoso; di Beyond con l’alto di Cigalini in forte evidenza, muscoloso e ruvido, e All-Seeing Eye, forse il brano più completo e bello del disco, dove da prova di grande maturità suonando su diversi registri con la stessa costanza e resa melodica.


Delle cover pop, o new standard, che si chiamano On The Floor, Waka Waka, We Found Love, Firework, The Time e Bad Romance, l’elemento di novità, è dato, non dal ripensamento di pezzi popolari attraverso la chiave del jazz/rock o rock/jazz, ma dal lavoro svolto alla chitarra dal lucido e intraprendente Bebo Ferra, uno che sa introiettare con maestria il suono jazz rovistando nei magazzini di un genere predisposto, geneticamente, alle contaminazioni e alle influenze più disparate. Naturalmente il cuore pulsante dei singoli pezzi è costituito da una delle migliori sezioni ritmiche in circolazione, quella composta da Riccardo Fioravanti e Stefano Bagnoli. Sono loro a tenere circoscritto il suono, a evitare fughe centrifughe, e a far si che la musica si presenti definita, come un blocco di marmo scolpito e iconico. Cigalini ci ha messo del suo, anche al soprano, ha voluto, crediamo, dare un volto diverso a brani che hanno il consenso popolare e magari, provare a portare un po’ di gente giovane, verso un mondo, il suo, che forse essi ignorano o non conoscono. È da premiare il coraggio, l’ardire e la spregiudicatezza di un talento in progress.