Swedish Mobilia + Luca Aquino – Did You hear something?

Swedish Mobilia + Luca Aquino - Did You hear something?

Leo Records – CD LR 673 – 2013




Andrea Bolzoni: chitarre, live electronics

Dario Miranda: basso, live electronics

Daniele Frati: batteria, percussioni

Luca Aquino: tromba, flicorno, live electronics





“‘cause music is about listening” – ed anche affare di libera performance – as well – integrando le sintetiche note di presentazione di Did You hear something?, ad ulteriore esposizione delle motivazioni del giovane free-trio il quale, a brevissima distanza dal precedente, forte Knife, Fork and Spoon, incorpora entro il nuovo episodio della sua musicalità “ipnotica, coinvolgente e surreale”, la giovane star di trombe ed elettroniche Luca Aquino che, oltre alle propensioni liriche, da attore di primo piano ha già abbordato orizzonti più complessi e inquieti, temporaneamente esemplificati dal recente Icaro Solo.


Scandagliando molto sotto le superfici piane o appena increspate della melodia, con costruttività febbrile il trio allargato esita in una comunicativa impulsiva e senz’altro priva d’ammiccamenti. All’offensiva lungo le sue estranianti spire, lo stato di quiete non appare certo come una dominante, ancor meno una destinazione della band, che pure accosta serene e terse linearità liriche (Did You see Casey?), sia pur coloristicamente e febbrilmente animate, o si espande in dilatazioni della fibra sonora quale la conclusiva, inquietante per incombenze cosmiche 29 Matches in Strawberry.


Tra la chitarra e il basso che apportano le tensioni del “prog” di più spinta irruenza, le percussioni di maggior apporto materico e la tromba intuitivamente in dilatazione d’identità sonora, tra un germinativo rumorismo, geometriche scansioni violate dalla ritmica jazz ma anche propulsioni lungo mantrici crescendo, il costante, ideativo comune “movimento” – come richiama il Mobilia del nome collettivo – ha certo ben poco a che fare con silenti e lineari pezzi d’arredamento scandinavi, e ancor meno ci troviamo entro l’Ikea del free.


Opera istantanea eppure progettuale, tesa evidente ad espandere i limiti del “post-rock e post-jazz”, è una rinnovata, libera lezione sui confini dello stile e le connotazioni dell’urgenza espressiva, guadagnando nelle quadrupla estensione di voci l’apertura verso dimensionalità ulteriori e spiccate prese di distanza dai recinti dello schema comunemente inteso.


Non poi un corpo estraneo, per impegno e spirito eversivo, entro la titolata discografia Leo Records, Did You hear Something? ripone sulla ribalta la propria sintesi tra il più acre e primordiale jazz-rock e il più ispido progressive, potendosi anche riscontrare come la fondativa esperienza del power-guitar trio dalle originarie incarnazioni alla Cream trovi qui un’interpretazione a più che esponenziale evoluzione, senza contarne la quota d’intercambiabilità delle parti come la free-performance esige e, palesemente, autorizza.