St. Cecilia Music – STcd4 – 2013
Unni Wilhelmsen: voce, pianoforte
Solisti:
Jan Gunnar Hoff: pianoforte
Ole Jørn Myklebust: tromba, harmony vocals
Dag Erik Pedersen: contrabbasso
Bodø Rhythm Group:
Finn Sletten: batteria, percussioni
Finn Robert Olsen: chittara
Tore Johansen: direttore
Bodø Sinfonietta
Unni Wilhelmsen è una cantante norvegese che si muove in maniera disinvolta tra i diversi generi msuicali, ponendo una grande centralità sulla forma canzone. Caratterizzata da uno stile vocale asciutto e lineare, diretto senza fronzoli al centro del brano, delle sue atmosfere, del racconto, affronta alcuni pezzi provenienti dai suoi lavori precedenti e alcuni capisaldi della canzone d’autore internazionale come Cry me a river, Once upon a Summertime, Both sides now e This must be the place accompagnata dal Bodø Rhythm Group e, in alcune tracce, dalla Bodø Sinfonietta: una veste elegante per una antologia musicale dal vivo dove prendono posto e trovano spazio canzone d’autore e influenze blues, accenti jazzistici e una interpretazione partecipe dei vari brani.
Se il repertorio non ha un vero e proprio impianto jazz, il lavoro del Bodø Rhythm Group e il supporto della Bodø Sinfonietta tracciano una linea che Unni Wilhelmsen raccoglie felicemente nel porgere i brani: nelle note e nelle frasi cantate si avverte un costante senso di equilibrio capace di mantenere salda la direzione e “dialogare” in maniera matura con riferimenti diversi del canto europeo e, naturalmente, con tutte le stagioni della musica d’autore, partendo da Joni Mithcell e Talking Heads, di cui vengono ripresi i brani, per arrivare a sfiorare le ambientazioni della commedia musicale.
Un ulteriore tassello viene aggiunto dai musicisti che si avvicendano nei vari brani: nei loro assolo entrano colori utili per ampliare la tavolozza stilistica, colori che Unni Wilhelmsen segue e rilancia con precisa discrezione, senza strafare ma aggiungendo sempre una risposta, una riflesso, uno spunto per completare il complesso del disco.
E se pur di canzone si tratta, nelle dieci tracce scorre un lavoro realizzato con cura e con un’orchestrazione che rende coerenti gli spostamenti di genere che si incontrano traccia dopo traccia.