Jazz via Twitter: Arbe Garbe

Foto: da internet










Jazz via Twitter: Arbe Garbe.


Arbe Garbe è un quintetto formato da Marco Bianchini alla batteria, Flavio Zanuttini alla tromba e alla voce, Federico Galvani alla fisarmonica e alla voce, Roberto Fabrizio alla chitarra e alla voce e Giacomo Zanuttini alla tuba: la formazione ha appena pubblicato Complete Communion, un lavoro dedicato a due composizioni di Don Cherry dove si mescolano musica etnica, improvvisazione ed elettronica, musica digitale e analogica. Il lavoro, un vero e proprio EP vista la durata complessiva di 32 minuti, è duplice grazie alla manipolazione elettronica della musica prodotta dal quintetto da parte di JesterN, musicista italiano residente ad Amsterdam. Arbe Garbe nei suoi venti anni di esistenza ha già realizzato otto lavori prima di Complete Communion, dove torna a collaborare con Eugene Chadbourne, e nel suo percorso ha manifestato una continua attenzione agli incontri con altre forme d’arte, come letteratura, cinema e fumetto. Ne abbiamo parlato sulla pagina twitter di Jazz Convention, insieme al trombettista Flavio Zanuttini.



@jazzconvention: Partiamo dal gruppo: quali sono i componenti di Arbe Garbe e qual è stato il percorso della formazione?


@arbegarbe: I componenti attuali sono Marco Bianchini alla batteria, Federico Galvani alla fisarmonica, Roberto Fabrizio chitarra, Giacomo Zanuttini alla tuba e io Flavio Zanuttini alla tromba. Il gruppo ha ormai 20 anni e all’interno sono passate quasi venti persone e tutti hanno portato qualcosa: dal 1994 ad oggi siamo passati dal folk punk al noise al free jazz, mescolando e imbastardendo il tutto.


@jazzconvention: Complete Communion: come è stato concepito il disco?

@arbegarbe: Dopo la prima esperienza con Eugene Chadbourne nell’album The Great Prova, abbiamo ampliato il nostro suono, introducendo improvvisazioni collettive, noise e suoni a noi meno conosciuti ma più vicini al jazz se vogliamo. Volevamo approfondire il discorso con Chadbourne in quella direzione e lavorare su qualcuno a noi più simile. Don Cherry si è molto interessato alla musica tradizionale di tutto il mondo e ci sembrava giusto omaggiarlo: Complete Communion è il suo primo disco a suo nome, è molto freejazz ma anticipa già il suo suono futuro. Quindi abbiamo proposto a Chadbourne di fare un remake di questo disco a modo nostro: abbiamo riarrangiato tutto e alla prima occasione abbiamo provato con Chad, suonato dal vivo e registrato. A opera finita abbiamo pensato di fare il vinile con il remake del remake sul lato B, come nei dischi reggae/dub e il nostro amico JesterN (@jestern77) con cui collaboriamo in altri progetti da anni, si è occupato del lato B



@jazzconvention: Avete definito Complete Communion come tradizione tradita e utopia musicale: spiegaci meglio questa definizione.

@arbegarbe: Siamo un gruppo che per 20 anni ha lavorato sulla musica tradizionale, mischiando lingue e sonorità del mondo: basta prendere il disco precedente per vedere come ci siano dentro cinque lingue e convivano senza problemi assieme a radici musicali lontane decina di migliaia di km… e di secoli. Il nostro obiettivo era un po’ quello di ridefinire il concetto di identità che molti interpretano come qualcosa di chiuso e stabile mentre invece per noi è qualcosa in movimento, continua evoluzione. Sull’identità non agisce solamente la storia della collettività ma anche la vita del singolo. Noi con questo disco tradiamo la nostra tradizione aprendoci a qualcosa di nuovo e sconosciuto e rimaneggiando senza paura a modo nostro qualcosa di non nostro per farlo nostro. Smettiamo di cantare, ci allontaniamo definitivamente dal link che ci legava a qualcosa di territoriale e poi facciamo deformare il tutto da qualcun’altro.



@jazzconvention: World music, jazzcore, punk: in Arbe Garbe troviamo riferimenti anche molto divergenti: come avviene la sintesi?


@arbegarbe: Cinque persone con cinque background musicali diversi che tentano di suonare insieme 🙂 Scherzi a parte il lavoro d’insieme è fondamentale, lo scopo è raggiungere un suono che per tutti sia buono.



@jazzconvention: Come è nata la collaborazione con JesterN? Qual è stato il suo impatto sulla vostra musica?


@arbegarbe: Come dicevo Jestern è nostro amico di vecchia data, anni fa ha suonato il basso con noi in qualche concerto. Ora è musicista elettronico e performer oltre che uomo di scienza. Lui ha lavorato sulle nostre tracce quando ormai avevamo già terminato il lavoro di riarrangiamento e il lato A del disco già pronto: ha preso le tracce e ha perfettamente convertito in digitale il nostro suono analogico in maniera molto soddisfacente. L’incontro per realizzare un live è stato sicuramente più illuminante portare su un palco un gruppo come il nostro aggiungendo live electronics non è stato immediato: si è lavorato per ottenere la giusta versatilità del digitale e dell’analogico. Trovare il punto di incontro tra le due versioni ha fatto crescere sia noi che lui. E dal vivo possiamo dire di avere un impatto devastante…



@jazzconvention: Visti i 32 minuti complessivi, Complete Communion rappresenta il punto di partenza di un nuovo percorso?


@arbegarbe: Per molti aspetti lo vediamo come la chiusura di un cerchio, una lunga ricerca durata venti anni il cui risultato non è altro che l’intero percorso fatto. Ma indubbiamente ci spingerà oltre 🙂


@jazzconvention: Cosa significa Arbe Garbe?


@arbegarbe: Letteralmente, significa Erba Acida, in friulano. Per noi è l’erbaccia, quella che tiri fuori dall’orto ma non muore mai, qualsiasi cosa tu faccia.



@jazzconvention: Infine, ultima domanda, come si può entrare in contatto con Arbe Garbe, ascoltare e acquistare la vostra musica?


@arbegarbe: Su arbegarbe.bandcamp.com si può scaricare l’ultimo disco o comprare il vinile, mentre su www.arbegarbe.com, naturalmente ci sono tutte le informazioni sul gruppo.