Editrice Zona – 2013
Fabio Tommasone: pianoforte
Luca Varavallo: contrabbasso
Raffaele Natale: batteria
La nota con cui l’Head Project Trio si presenta sulla propria pagina facebook recita così: “Frammenti di musica classica, tempi dispari, voci di strumenti classici esasperati da uso di effetti, tutto questo chiuso in strutture di carattere jazzistico.”
La seconda chiave per rendere chiara la direzione seguita da Fabio Tommasone, Luca Varavallo e Raffaele Natale la troviamo nel titolo della quinta traccia del lavoro, vale a dire Guardando ad E.S.T., dove le lettere maiuscole e puntate svelano la dedica del brano e la chiara ispirazione del trio al percorso seguito da Esbjörn Svensson, Dan Berglund e Magnus Öström. Nella musica dell’Head Project Trio possiamo ritrovare diversi ingredienti proposti dal trio svedese, come le ritmiche sostenute e vicine al drum’n’bass oppure una certa idea di crescendo e, ancora, le frasi dirette e ostinatamente ripetute e qualche sottile manipolazione sonora. La strada seguita dal trio italiano, però, non ripete in maniera pedissequa quella tracciata dai tre scandinavi: la rilegge, piuttosto, alla luce della propria appartenenza mediterranea e di una visione sa di non poter essere del tutto derivativa. E quindi, al ragionamento innescato dall’E.S.T. si aggiunge una gestione melodica animata da una cantabilità diversa, latina e meridiana; all’influenza principale si interseca il confronto con altri riferimenti, classici e popolari; e, naturalente, si affiancano le improvvisazioni e le intenzioni dei tre protagonisti, la loro intenzione di muoversi in modo compatto e unitario come trio. E quest’ultimo aspetto lo si ritrova anche nei vari passaggi, soprattutto nella conclusiva Indice tematico e nel finale di My Goddess dove la musica viene posta in secondo piano ad accompagnare voci ed effetti registrati.
Il disco omonimo dell’Head Project Trio diventa così una prova utile per fissare i cardini del ragionamento musicale e per puntare lo sguardo alle tendenze più attuali e intrinsecamente rivolte alla sintesi tra mondi diversi: un punto di partenza interessante e suonato con buona proprietà dai tre musicisti.